Pensioni, il libro bianco della UE

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La Commissione Europea ha pubblicato un’agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili e punta il dito contro l’invecchiamento della popolazione considerato uno dei principali problemi dei sistemi pensionistici in tutti gli Stati membri. ” Se uomini e donne – si legge nella prefazione – che vivono più a lungo, non restano anche in attività più a lungo e non risparmiano in misura maggiore per la pensione, l’adeguatezza delle pensioni non potrà essere garantita: l’aumento previsto delle spese si rivelerà, infatti, insostenibile.

Ed ecco i dati.  Entro il 2060, la speranza di vita alla nascita dovrebbe aumentare, rispetto al 2010, di 7,9 anni nei maschi e di 6,5 anni nelle femmine. E non è un problema lontano: è incombente, perché i figli delbaby boom vanno in pensione e la popolazione attiva europea comincia a ridursi. Ciò significa che le persone di età superiore a 60 anni aumentano ogni anno di circa 2 milioni, quasi il doppio cioè rispetto alla fine degli anni ’90 e all’inizio del decennio successivo. Al contrario, il numero di persone in età lavorativa primaria (20-59) si ridurrà ogni anno nei prossimi decenni. 

Che fare. Per la UE l’unica strada percorribile è quella delle riforme, considerate il fattore  determinante per il buon funzionamento dell’Unione economica e monetaria e misurerà la capacità dell’UE di conseguire almeno 2 dei 5 obiettivi della strategia Europa 2020: di portare cioè il tasso di occupazione al 75% e di ridurre di almeno 20 milioni il numero delle persone a rischio povertà.

Nella sezione normativa si può leggere o scaricare il testo integrale del Libro bianco