Draghi: “Le riforme dei Paesi siano sottoposte alla Ue”

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che le riforme strutturali da parte dei singoli Paesi siano sottoposte a una maggiore governance dell’Unione europea” così il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso di un convegno a Francoforte sostenendo di fatto le recenti proposte del Consiglio europeo.Lo  stesso presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, aveva lanciato l’idea di siglare contratti con i Paesi a rischio pensando anche a forme di incentivi finanziari. 

E Draghi è andato oltre riportando in auge l’idea di una banca unica. “Dopo la sorveglianza unica – ha sottolineato il numero uno fella Bce –  l’Eurozona deve dotarsi di una autorità indipendente e singola di ristrutturazione delle banche, che agisca in modo omogeneo nei Paesi e prenda decisioni nell’interesse europeo nel suo complesso”. Proposta che  schierarsi contro la Germania che preferisce una rete di autorità nazionali, che eviterebbe di far fronte alle eventuali crisi bancarie esplose nei paesi a rischio.

Infine Draghi dopo aver difeso il recente taglio dei tassi ricordando che il mandato della banca centrale europea è simmetrico, ha  ribadito che al momento le preoccupazioni della Bce sono per la debolezza e l’eventuale rischio deflazione e non per l’eccesso di inflazione. «Il nostro mandato – ha infatti affermato – è simmetrico: la stabilità dei prezzi vale in entrambe le direzioni. Entro fine gennaio prevediamo di annunciare i parametri chiave degli stress test sulle banche”.