Decreto Irpef, sì definitivo dalla Camera. Tassa sui redditi per le Casse resta al 20%

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Il testo è stato approvato a Montecitorio con 322 sì, 149 no e 8 astenuti. Tra le misure che hanno ricevuto il via libera, il Bonus degli 80 euro. estensione del bonus alle famiglie, con particolare attenzione alle monoreddito e con le famiglie con due o più figli a carico.

Dal 1° luglio 2014 viene innalzata dal 20 al 26% l’aliquota della tassa sui redditi di natura finanziaria, compresi gli interessi e gli altri proventi derivanti da conti correnti e depositi bancari e postali. Resta inalterata l’aliquota di imposta attualmente determinata nella misura del 12,50% invece per i titoli del debito pubblico, buoni postali di risparmio, obbligazioni emesse dagli Stati, titoli di risparmio per l’economia meridionale. Si prevede inoltre l’affrancamento delle plusvalenze e minusvalenze maturate entro il 30 giugno 2014. Viene aumentata per il solo 2014 dello 0,5% (si passa dall’11% all’11,5%) l’aliquota dell’imposta sostitutiva a cui sono soggetti i fondi pensione complementari. Questo per permettere invece di dare un credito d’imposta per quest’anno alle casse di previdenza private o privatizzate, in attesa di un armonizzazione nel sistema di tassazione dei redditi di natura finanziaria degli enti previdenziali, per attutire l’effetto dell’aumento dell’aliquota dal 20 al 26% sulle plusvalenze.

Il Governo dovrà attuare un programma per la definizione di ulteriori misure al fine di conseguire nel 2015 un incremento di almeno 2 miliardi di entrate dalla lotta all’evasione fiscale rispetto a quelle ottenute nell’anno 2013. Viene inoltre resa strutturale l’immissione di risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale nel Fondo per la riduzione della pressione fiscale.

Viene inoltre disposta la riduzione dell’Irap di un 10%  nel 2015, prevedendo una fase progressiva nel 2014. E sulla Tasi arriva il rinvio, approvato già in Senato,  al 16 ottobre per tutti Comuni che non hanno deliberato le aliquote entro il 23 maggio. Nei Comuni che non delibereranno le aliquote entro il 10 settembre il pagamento sarà rinviato al 16 dicembre in un’unica rata con aliquota all’1 per mille. Per i Comuni ritardatari il ministero dell’Interno provvederà ad anticipare il 50% delle entrate presunte della Tasi calcolate sull’anno, che poi saranno recuperate dall’Agenzia delle Entrate entro ottobre. Viene inoltre stabilito l’obbligo dal 2015 di invio dei bollettini precompilati da parte dei Comuni.

Cambia la tassazione sui passaporti. D’ora in avanti (ovvero dalla conversione del dl Irpef in legge) per il rilascio del passaporto si dovrà pagare un contributo amministrativo di 73,50 euro (al posto dei 40,29 euro attuali), oltre al costo del libretto (42,50 euro). In compenso viene eliminato il bollo annuale, prima dovuto per chi viaggiava fuori dall’Ue.