Istat, disoccupazione giovanile tocca massimo storico

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I dati pubblicati dall’Istituto di ricerca sono drammatici: nei primi tre mesi dell’anno il tasso di disoccupazione è salito fino al 13,6%, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’indicatore sale per entrambe le componenti di genere, portandosi al 12,9% per gli uomini e al 14,5% per le donne.

La situazione è ancora peggiore sul fronte giovanile: il tasso dei senza lavoro tra i 15 e i 24 anni è al 46%. In assoluto, i disoccupati sfiorano i 3,5 milioni, in aumento di oltre 200mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013. Un dato al quale fa eco un altro che desta ancora, se possibile, più preoccupazione ossia 0,3 punti su anno). La situazione più drammatica resta nel Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione vola al 21,7% e tra i giovani arriva al 60,9%: in particolare tra i 15 e i 24 anni sono 347mila i ragazzi in cerca di lavoro (il 14,5% della popolazione in questa fascia d’età). In particolare, il numero di individui inattivi tra 15 e 64 anni aumenta dello 0,6% rispetto a marzo (+81mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua.

Dal Governo arrivano le prime dichiarazioni. Per il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti: “L’obiettivo è produrre entro fine anno almeno il cambio di segno. Teniamo conto che parliamo degli esiti del trimestre in cui il pil italiano è sceso dello 0,1% per cui l’occupazione si è allineata a quel dato”. E sulla cassa in deroga: “Le coperture ci sono per la parte  ordinaria e straordinaria, per la cassa in deroga sappiamo che c’è un  problema di coperture che è derivato dalla precedente legge di  Stabilità. E’ un problema su cui il governo dovrà intervenire,  integrando le risorse”.