Investimenti ma non solo

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Consiglio Europeo, al vaglio il piano di investimenti di Junker

A Bruxelles, il 18 e il 19 dicembre, il Consiglio Europeo ha convocato l’assise che riunisce i capi di Stato o di Governo degli Stati membri , il presidente della Commissione europea e il presidente del Consiglio stesso.  Molti i temi che saranno affrontati: primo tra tutti l’iniziativa della Commissione destinata a mobilitare 300 miliardi di euro di investimenti nel periodo 2015-2017 (il cosiddetto “Piano Junker”).

Sempre in tema di economia si discuterà della presentazione dell’analisi annuale della crescita effettuata dalla Commissione e degli ulteriori sforzi per favorire la crescita, l’occupazione e la competitività europea, compreso l’atteso via libera alla creazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici annunciato sempre dal presidente Junker.

La riunione del Consiglio Europeo sarà presieduta per la prima volta da Donald Tusk, ex primo ministro polacco che lo scorso 1° dicembre ha preso il posto di Herman Van Rompuy alla guida dell’assemblea dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione.

 

Small Business Act, chiusa la consultazione pubblica

Si è chiusa ieri, 15 dicembre, la consultazione pubblica lanciata a settembre dalla Direzione generale Impresa e industria della Commissione europea volta a raccogliere suggerimenti e idee su come rivedere lo “Small Business Act” per l’Europa, il documento che illustra la politica dell’Unione a sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) e degli imprenditori nel periodo 2015-2020.

Adottato nel 2008, lo Small Business Act riflette la volontà politica della Commissione di riconoscere il ruolo centrale delle PMI nell’economia dell’UE e per la prima volta mette in atto un quadro politico di riferimento diretto a migliorare l’approccio globale allo spirito imprenditoriale. Il documento fissa il principio del “Think Small First” come cardine delle azioni a sostegno all’attività economica e si pone come strumento al fianco delle PMI aiutandole ad affrontare i problemi che ancora continuano a ostacolare lo sviluppo del settore che rappresenta il 99% delle aziende europee (tutte quelle che impiegano meno di 250 dipendenti).

Si compone di una serie di 10 principi che dovrebbero guidare la progettazione e l’attuazione delle politiche sia a livello comunitario e nazionale, al fine di per creare condizioni di parità per le PMI in tutta l’UE e migliorare l’ambiente amministrativo e giuridico in modo da consentire a queste imprese di liberare le loro potenzialità per creare crescita e occupazione.

I contributi pervenuti da ogni angolo dell’Unione saranno pubblicati nei prossimi mesi sul sito web della DG Impresa e industria dedicato allo Small Business Act, all’indirizzo http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/small-business-act/public-consultation-sba/index_it.htm

 

Fondi strutturali e d’investimento, una nuova guida dall’UE

La Direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione Europea ha pubblicato di recente una nuova e aggiornata guida destinata ai beneficiari dei Fondi strutturali e d’investimento europei e relativi strumenti UE.

Nella nuova guida viene spiegato come accedere ai Fondi strutturali e d’investimento europei e come utilizzarli in modo efficace. Vengono inoltre fornite informazioni su come sfruttare le complementarità con altri strumenti delle relative politiche dell’Unione.

I collegamenti forniti all’interno del documento consentiranno inoltre ai potenziali beneficiari di orientarsi nel labirinto del materiale disponibile online, consentendo di accedere ai documenti e ai siti web più immediati e utili.

Questo, intanto, il link per scaricare le linee guida aggiornate (in inglese): http://ec.europa.eu/regional_policy/newsroom/detail.cfm?id=1819&lang=it

 

Ue, via libera alla revisione della Direttiva Pensioni

Il Consiglio Ue ha dato negli scorsi giorni il via libera alle negoziazioni con il Parlamento europeo per la revisione della Direttiva Pensioni IORPs (2003/41/EC) sull’attività e la vigilanza degli enti pensionistici aziendali e professionali. La proposta di revisione mira a rafforzare il ruolo di questi enti a livello europeo anche in vista di un utilizzo dei risparmi per investimenti che incentivino la crescita economica.

La proposta si basa su 4 punti-chiave: rimuovere gli ostacoli alle transazioni internazionali degli enti pensionistici e professionali che oggi sono regolati da normative nazionali diverse, predisporre un adeguato quadro di governance e di gestione del rischio, fornire informazioni chiare e sicure ai titolari, assicurare che i supervisori abbiano strumenti adeguati al proprio compito di controllo.

“Il processo di revisione della Direttiva – riferisce l’Ansa nel dare la notizia – è considerato uno degli interventi più importanti a livello europeo per la costruzione di un sistema pensionistico adeguato e sostenibile, in coerenza con gli obiettivi del libro bianco sulle pensioni e il libro verde sul finanziamento a lungo termine dell’economia europea”.

 

APPUNTAMENTI

Fondi europei, se ne discute a Bruxelles il prossimo gennaio

Si terrà il 19 e 20 gennaio 2015,  la conferenza in cui si discuterà anche di implementazione degli attuali strumenti finanziari a cui prenderanno parte, tra gli altri, Jyrki Katainen, Vice Presidente della Commissione Europea, e Wilhelm Molterer, Vice Presidente della BEI (la Banca Europea per gli investimenti).