Ocse: “Serve un patto intergenerazionale”

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Il rapporto Ocse 2014 sulle pensioni, presentato l’8 dicembre a  Londra, punta i riflettori sulle condizioni economiche che “Aggravano i problemi del settore previdenziale legati all’invecchiamento della popolazione: la bassa crescita, bassi tassi di interesse e bassa redditività degli investimenti legati all’economia globale stressano i sistemi pensionistici sia pubblici sia privati”.

La crisi ha infatti spinto  la maggior parte dei Paesi ad accelerare le riforme per rendere i loro sistemi pensionistici più sostenibili da un punto di vista finanziario, aumentando le tasse sui redditi da pensioni e i contributi pensionistici, riducendo l’indicizzazione delle prestazioni e aumentando l’età pensionabile. Le sfide future saranno proprio dettate dalla capacità di  allungare la carriera per assicurarsi una pensione adeguata e costruire quel patto intergenerazionale indispensabile per non mandare in default l’intero Sistema.

“E’ incoraggiante vedere i progressi compiuti negli ultimi anni per rendere i sistemi pensionistici più sostenibili e adeguati”- ha detto il segretario generale dell’Ocse Angel Gurría –  “Ma il rapido cambiamento demografico in corso e il rallentamento dell’economia globale sottolineano la necessità di riforme continue. Dobbiamo comunicare meglio il messaggio che lavorare più a lungo e contribuire di più è l’unico modo per ottenere pensioni dignitose”.

Aumentare l’età effettiva di pensionamento non basta. Sono necessari maggiori sforzi per assistere i lavoratori adulti a trovare e mantenere il proprio lavoro. I gap occupazionali, infatti, sono una delle conseguenze del perdurare della crisi e se non si riuscirà ad invertire la rotta sarà a rischio l’adeguatezza delle prestazioni future. E in questo senso sono essenziali politiche sul lavoro che da una parte riescano sia a tutelare i lavoratori occupati sia quelli in cerca di occupazione e dall’altra creino un sistema di welfare in grado di sostenere il lavoratore nell’arco dell’intera vita lavorativa. Tra gli obiettivi individuati dall’Ocse restano il miglioramento delle condizioni di lavoro e l’aumento delle opportunità di formazione.

“Mentre per sostenere le giovani generazioni – sostiene l’Organismo economico – è essenziale ricostruire la fiducia nella stabilità a lungo termine dei sistemi pensionistici”.

http://www.oecd.org/newsroom/demographic-change-and-economic-stagnation-put-pressure-onpension-systems.htm