15mila euro lordi annui, e la chiamano casta

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Oltre la metà, precisamente il 55,6%, dei redditi lordi individuali da lavoro autonomo è sotto i 15 mila euro annui. È quanto emerge dalle tavole dell’Istat relative al 2012. Nel dettaglio il 40,3% è sotto i 40 mila, mentre il 15,3% si colloca tra i 10 e i 15 mila euro annui.

Se si include anche la stima dell’Irap, le imposte sul reddito da lavoro autonomo rappresentano il 14,3% del reddito lordo, i contributi sociali il 16,4%. Oltre la metà dei redditi lordi individuali (54%) si colloca tra 10.001 e 30.000 euro annui, il 25,8% è al di sotto dei 10.001 euro e il 17,6% risulta tra 30.001 e 70.000. Solo il 2,4% supera i 70.000 euro. L’incidenza delle imposte dirette sul totale dei redditi individuali lordi (al netto dei contributi sociali) è pari al 19,4%, si attesta al 21,3% per il reddito da lavoro dipendente, al 17,5% per le pensioni e al 17,1% (Irap inclusa) per il reddito da lavoro autonomo.

Il calo dell’occupazione registrato a livello nazionale tra e il 2011 e il 2013 (-2,2%) ha interessato quasi tutte le regioni, con le eccezioni di Bolzano (+2,2%), Trento (+1,3%) e Lombardia (+0,4%)). mentre le  regioni che nel biennio presentano le cadute dell’occupazione più ampie sono Calabria (-8,1%), Molise (-8,0%), Sardegna (-7,5%) e Sicilia (-7,4%).

Oltre alle differenze occupazionali, in Italia sopravvivono difformità abissali in termini di prodotto: il Mezzogiorno con un Pil pro capite di 17,2 mila euro, presenta «un differenziale negativo molto ampio» con il resto del Paese: il suo livello è inferiore del 45,8%, quindi quasi dimezzato, rispetto a quello del Centro-Nord, rileva ancora l’Istat, diffondendo i dati per il 2013, aggiornati secondo il nuovo sistema dei conti (Sec 2010).

Il Pil per abitante nel 2013 risulta, infatti, pari a 33,5 mila euro nel Nord Ovest, a 31,4 mila euro nel Nord Est e a 29,4 mila euro nel Centro. Rispetto al 2011, fa notare l’Istat, si è registrata una riduzione in tutte le regioni italiane, con l’eccezione di Bolzano e della Campania. In particolare, a livello regionale o di provincia autonoma, risulta in testa Bolzano con un Pil per abitante di 39,8 mila euro, seguito da Valle d’Aosta e Lombardia (rispettivamente con 36,8 e 36,3 mila euro). All’ultimo posto della graduatoria si trova la Calabria con 15,5 mila euro, un valore del 61% più basso rispetto a Bolzano e del 57% sulla Lombardia.