Professionisti in crisi

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L’ultima in ordine di tempo è quella targata Camera di commercio di Milano che attraverso il Consorzio Aaster ha elaborato una ricerca sul mondo dei professionisti, dalla quale emerge che il 45,5% ha risentito “significativamente” dell’impatto della crisi, il 37,8% solo in forma contenuta, mentre il 16,7% è passato pressoché indenne. Inoltre,  il 30% dei professionisti attinge ha attinto ed attinge ancora ai risparmi personali per fronteggiare il momento di difficoltà.

E mentre il 50% sta seriamente pensando di cambiare mestiere,  in crisi per la mancanza di commesse e per una burocrazia che “sfinisce” anche i più tenaci, il restante cerca di reagire prendendo spunto anche dai colleghi stranieri mettendosi in rete. Solo il 13,6% di loro fa da sé. Il 70,3% non esce per lavoro dalla dimensione della provincia.  Quelli con sola partita Iva sono il 65%. I più strutturati hanno reagito con la ristrutturazione del lavoro interno, il taglio dei costi e l’aumento delle ore di lavoro, mentre i piccoli cercando di aumentare le conoscenze. Tutti hanno ridotto i prezzi.

E i redditi? La metà dei professionisti non supera i 1.500 euro mensili, il 18% supera i 3mila ma sono per lo più over 45, mentre le donne nel 60% dei casi sono sotto i 1500 euro.  Redditi più elevati per ingegneri e professioni giuridiche, meno per architetti, veterinari e professionisti di ambito creativo.

Bilancia l’insoddisfazione da reddito l’autonomia professionale importante per ben il 51%.

“La crisi ha colpito in modo profondo i professionisti – ha dichiarato Potito Di Nunzio, Presidente della Consulta delle Professioni della Camera di commercio di Milano e presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Milano -. In particolare i free lance meno organizzati rispetto agli studi professionali. Ma anche questi ultimi stanno facendo fronte ad una incisiva riorganizzazione interna. Ecco perché è ancora più importante una maggiore collaborazione tra professionisti e imprese, che possa generare effetti positivi su una possibile ripresa”.