I professionisti, cercano lavoro on line. E se il colloquio va male meglio saperlo per mail

569

Le risposte al sondaggio condotta dal social network LinkedIn  e che ha coinvolto 20 mila professionisti da tutto il mondo, di cui 700 dall’Italia,  rivelano che oggi la ricerca dell’impiego avviene sempre più online. Il 63 percento degli intervistati utilizza i siti di professional networking e la larga maggioranza degli intervistati anche per l’Italia (78 percento) si dichiara interessata a essere contattata e ricevere proposte. Inoltre, l’81 percento degli intervistati è più disponibile alla comunicazione diretta con le aziende che già segue nei siti di professional networking.. Dal sondaggio sono emersi anche alcuni suggerimenti pratici per le attuali aziende “always-on”: i candidati non amano essere contattati né al di fuori dell’orario di lavoro (in genere dopo le 18.00), né durante il weekend. Inoltre, l’81% degli intervistati è maggiormente disponibile alla comunicazione diretta con le aziende che già segue nei siti di professional networking.

Per i professionisti italiani, il fattore economico è determinante. Quando si tratta di prendere una decisione in merito alla carriera, per il 54% degli intervistati l’offerta retributiva pesa maggiormente rispetto sia alla possibilità di carriera professionale (38%) sia all’opportunità di un lavoro più stimolante (37%). Se il colloquio non è soddisfacente, la gran parte dei professionisti (83%) scarterebbe l’offerta di un potenziale datore di lavoro, anche nel caso di un’azienda considerata interessante. Al contrario, un’esperienza positiva in fase di colloquio potrebbe far cambiare idea all’87% dei professionisti, che in questo caso potrebbero anche accettare l’offerta di un’azienda inizialmente ritenuta poco interessante.

Le aziende dovrebbero migliorare nel complesso il processo di selezione dal punto di vista dei candidati. Essere ricontattati al termine della selezione è considerato una priorità dal 94% degli intervistati, ma sono solo il 41% quelli che hanno ricevuto informazioni da aziende con cui avevano sostenuto un colloquio. Dato interessante, il 73% dei professionisti preferirebbe ricevere conferma al telefono in caso di esito positivo della selezione, mentre il 65% preferirebbe ricevere una comunicazione tramite e-mail in caso di esito negativo.

Uno dei punti più deboli del processo di selezione è il follow-up. Essere ricontattati al termine della selezione è prioritario per quasi tutti (94 percento) gli intervistati, ma solo il 41 per cento lo è stato. Curiosità: la maggioranza dei professionisti preferisce essere contattata per telefono se l’esito della selezione è positivo, ma è meglio l’email se l’esito è negativo.