Istat, bene il mercato del lavoro. Sale la disoccupazione ma lievemente

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Il mercato del lavoro ha registrato nel secondo trimestre 2015 un miglioramento significativo. Si è andato consolidando il recupero dell’attività economica, con una crescita congiunturale del Pil dello 0,3%. L’occupazione stimata dall’indagine sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali è pari a 22 milioni 446 mila persone, lo 0,5% in più del trimestre precedente (+103 mila), corrispondente a un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni pari al 56,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali. Questi i dati pubblicati dall’Istituto di ricerca che rilancia sottolineando che, da fine anno,   ci sarà un nuovo comunicato trimestrale sul mercato del lavoro.

“Le informazioni più recenti sulla domanda di lavoro da parte delle imprese e quelle sulla offerta di lavoro degli individui  – scrive l’Istat – vengono presentate congiuntamente allo scopo di fornire una lettura più completa delle caratteristiche dell’occupazione e delle dinamiche in atto.  A partire dal prossimo dicembre le linee di produzione saranno allineate e il comunicato integrato trimestrale sostituirà sia il comunicato sugli occupati/disoccupati sia quello sugli indicatori del lavoro nelle imprese.

Per tornare ai numeri, l’occupazione stimata dall’indagine sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali è pari a 22 milioni 446 mila persone, lo 0,5% in piu’ del trimestre precedente (+103 mila), corrispondente a un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni pari al 56,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali.

La crescita congiunturale degli occupati nel trimestre ha interessato sia gli uomini sia le donne ma  soltanto i lavoratori dipendenti (+0,8%, pari a 137 mila lavoratori in più equamente ripartiti tra l’occupazione a carattere permanente e temporaneo), sono, infatti,  calati gli autonomik (35 mila unità, -0,6%).
Il tasso di disoccupazione è salito lievemente al 12,4%,nella media del trimestre, diminuendo però fino al 12,0% a luglio e  prosegue, inoltre,  la discesa della disoccupazione di lunga durata (almeno 12 mesi), al 59,5% dal 61,9% di un anno prima. Sono 1 milione 845 mila le persone coinvolte.. Significativi sia il recupero congiunturale dell’occupazione nei comparti dei servizi più legati alla dinamica della domanda interna, sia i segnali positivi anche nelle costruzioni. Nell’insieme dell’economia l’aumento dell’occupazione ha riguardato prevalentemente i lavoratori dipendenti, a tempo sia indeterminato sia determinato, e interessa con particolare intensità anche il Mezzogiorno, particolarmente colpito dalla crisi in questi anni.
Particolarmente rilevante il dato sugli inattivi, coloro che né hanno né cercano un lavoro: diminuiscono infatti gli scoraggiati (-114 mila in un anno), soprattutto nel Mezzogiorno e tra i giovani di 15-34 anni. Di contro, aumentano gli inattivi per motivi di studio (+77 mila unità). Lo rileva l’Istat, facendo il punto sul mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2015.
L’aumento dell’occupazione interessa con “particolare intensità anche il Mezzogiorno” anche se guardando ai tassi di disoccupazione resta, anzi si allarga, il divario con il Nord. Ed è l’agricoltura del Mezzogiorno a far segnare il maggior tasso di crescita nelle assunzioni nel 2015, con un aumento record dell’ 11 per cento dei lavoratori dipendenti che sale addirittura al 31 per cento se si considerano le sole donne.