Oliveti: “Investimenti vicini alla professione”. E sulla ricerca……

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Alberto Oliveti, presidente dell?Ente per la Previdenza Enpam. ANSA/UFFICIO STAMPA FONDAZIONE ENPAM +++EDITORIAL USE ONLY+++

E’ stato definito ammissibile un emendamento a firma Di Gioia che  “dispone per gli scritti al Corso di Laurea di Medicina e di Medicina e Chirurgia, di Odontoiatria, al fine di rafforzare al fine di rafforzare la propria posizione previdenziale, la facoltà d’iscrizione ed il pagamento della relativa contribuzione, presso il Fondo di Previdenza Generale gestito dall’ente di previdenza di competenza”. Ne parliamo con il presidente della cassa di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri, Alberto Oliveti che commenta:

“La possibilità di iscriversi è importante. Oggi la particolarità del corso di laurea in medicina è che ha un grosso barrage all’ingresso. Uno studente che inizia il quinto anno di medicina, che inizia  l’ultimo biennio, che è un biennio clinico, sostanzialmente farà il medico,  o gli succede qualcosa di negativo o ben difficilmente cambia la  professione ed è il biennio in cui comincia a fare attività clinica, come si dice a mettere le mani addosso alle persone. Quindi noi  crediamo che inserirlo precocemente, ovviamente in maniera facoltativa, nella Famiglia Enpam significhi intanto  dargli il concetto della tempestività della presa di coscienza della situazione previdenziale, significa farlo entrare  dalla porta principale quindi lui pagherà una contribuzione, maturerà un debito  che naturalmente  noi vedremo di farlo onorare con il prestito d’onore quando potrà farlo. Paga un biglietto per entrare a pieno diritto dalla porta principale nel sistema di welfare che la Fondazione offre. Un sistema  che significa accesso al credito, al prestito d’onore, alla residenzialità garantita, alla possibilità di accedere al mutuo prima casa, alle coperture di tipo previdenziale, previdenziale complementare, integrativo sanitario e sui rischi  sia professionali, anche se in realtà i ragazzi quando esercitano le attività cliniche nelle corsie  devono avere una copertura professionale,   sia i rischi più generali. Sono coperture che gli vengono date dal sistema di welfare della previdenza, gli diamo una carriera previdenziale prolungata. Inoltre,  la fondazione Enpam che ha una strategia di investimenti per la professione può anche diventare un interlocutore importante e legittimato  con l’Università con la quale intraprendere un discorso spesso auspicato dall’università stessa nei campi che noi conosciamo,  dalla ricerca alla didattica”.

Questo porterà l’Enpam, che già mette in campo una serie di incontri per informare sulla previdenza, ad entrare nel mondo dell’università per “raccontare ai futuri medici ed odontoiatri il Sistema?

“Una delle cose delle quali si lamentano le Casse è che chi esce dall’università ed entra nel Sistema Enti  e quindi esce dal percorso formativo per entrare in quello professionale sia difficilmente sensibilizzabile alle problematiche previdenziali .  Ed invece ben si sa che la previdenza la fai da giovane per goderne da anziano. L’Enpam quindi metterà in campo una serie di azioni di informazione e comunicazione per gli studenti medici ed odontoiatri

Bilancio. Sabato scorso è stato approvato il documento programmatico 2016, ci sono temi nuovi rispetto allo scorso anno che vengono affrontati e sui quali investirete?

“Beh i temi nuovi sono quelli riferiti all’effetto del nuovo statuto che per la prima volta dice “responsabilità della fondazione è promuovere e sostenere  l’attività professionale  e il reddito del medico” quindi non soltanto previdenza e assistenza classicamente intesi ma promozione e sostegno  del reddito professionale. Da questo punto di vista, servono politiche pratiche per ottenere questo obiettivo. Quali sono? Da un lato un sistema di welfare centrato sui problemi del lavoratore dall’altro investimenti correlati a questa missione istituzionale di neo genesi. Massima attenzione quindi al flusso contributivo che va  mantenuto e possibilmente ampliato in momenti  particolari di situazione economica, demografica ed anche specifica della professione che ben sappiamo essere collegata alla digitalizzazione del mondo che sta cambiando evidentemente i rapporti,  alla possibilità di esercitare in Europa, alla presenza  di forme organizzative professionali di capitale, alla presenza di  professioni sanitarie legate alle lauree brevi, specificità che implicano dei cambiamenti di fronte  ai  quali rispondiamo investendo una quota parte sulla professione per mantenere il flusso contributivo. Quindi continueremo a dar gambe a quegli investimenti prossimi alla professione  che sono area di ricerca, area di qualità di vita, la promozione dei corretti stili di vita. Salute  verso sanità e territorio verso ospedale”.

Proprio sulla ricerca il Ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, hanno annunciato la messa in campo di nuovi incentivi

“Ci siamo finalmente, Sembra che l’Italia possa raggiungere quel ruolo che dovrebbe spettargli in termini di Paese civile avanzato. Il Governo fa i propri investimenti sulla ricerca e noi faremo la nostra parte perché ritengo che noi abbiamo ottimi  campioni nazionali ma abbiamo pochi terreni  dove far esercitare questi campioni, non ci interessa la fuga di cervelli, non abbiamo problemi di cervelli in fuga forse  abbiamo in Italia il problema di cervelli in gabbia quindi cercheremo di aprire le gabbie e creare più campi”.