Programmazione comunitaria 2007-2013, tempo scaduto

566

Si è conclusa, lo scorso 31 dicembre, l’attuazione del ciclo di programmazione comunitaria 2007/2013 o meglio è iniziata la procedura di chiusura perché in realtà il termine definitivo sarà il 31 marzo del 2017.

Intanto trapelano i primi dati che vedono l’Italia conquistare un posto leggermente più alto rispeotto alle previsioni. sembra infatti che il nostro paese sia riuscito a spendere l’86,1%   della dotazione totale, percentuale che fa affermare anche alla Commissione europea che il rischio di perdita delle risorse, che qualche mese fa veniva dato per altamente probabile, “si è notevolmente ridotto”.

Il risultato emerge dai dati sui pagamenti validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dalla Agenzia per la Coesione Territoriale nella prima settimana del dicembre scorso. Su base annua, ottobre 2014-ottobre 2015, l’incremento dei pagamenti registrati nel sistema nazionale di monitoraggi è pari a 20,4 punti percentuali (poco meno di 9 miliardi in valore assoluto) dei pagamenti registrati nel sistema nazionale di monitoraggio.

E se spacchettiamo in Sistema Paese in situazioni locali, i dati ci dicono, ancora una volta, che il Sud resta il fanalino di coda a differenza del Nord il quale, ad esempio, per l’obiettivo Competitività (largamente coincidente con il Centro Nord, ma che include anche i programmi attivi in Molise, Abruzzo e Sardegna), le spese monitorate raggiungono il 93,5% della dotazione dei rispettivi programmi, con un maggiore avanzamento dei Programmi cofinanziati FSE, mentre i programmi nazionali e regionali che intervengono nell’area della Convergenza (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata) si fermano all’82,5%, anche in questa area geografica con una migliore performance dei Programmi FSE.

Inoltre, sempre per dare i numeri, 7 Programmi su 19 dell’Obiettivo Convergenza hanno superato la soglia del 90% dei pagamenti rispetto alla dotazione complessiva, tra cui, segnala l’Agenzia di coesione territoriale , i PON Istruzione, FESR e FSE, ed i POR Puglia FESR e Calabria FSE.

Nell’area dell’Obiettivo Competitività i Programmi che hanno superato la soglia del 90% sono 21, 10 cofinanziati dal FESR e 11 cofinanziati dal FSE. Tra questi i POR dell’Emilia-Romagna, FESR e FSE, il POR Toscana FESR, il POR Valle d’Aosta FESR, i POR Bolzano, Trento e Piemonte mostrano un volume di spese superiore alla dotazione complessiva.

E vediamo chi guida la classifica e chi invece ha la maglia nera. L’Emilia-Romagna indossa la maglia rosa per quanto riguarda il Fondo Sociale Europeo perché ha superato l’obiettivo che le è stato assegnato del 5,4% e si situa al quinto posto per il Fondo europeo di sviluppo regionale (+4,7% dal target). Dovrà però continuare a tenere il passo perché le resta da certificare rispettivamente il 10% e il 12,4% della spesa. Secondo l’analisi, pubblicata l’11 gennaio “il Sole 24 ore del lunedì”, la Sicilia per il Fse si è distanziata del 20% dal target e deve ancora certificare un quarto delle spesa. Al penultimo posto è la Lombardia che è rimasta lontana dall’obiettivo per 18 punti percentuali. La Campania rispetta invece il target per il Fondo sociale europeo ma è molto lontana da quello di sviluppo regionale. In assoluto, comunque,  la performance migliore per il FSE è quella della provincia autonoma di Trento che sfiora il 99% della spesa certificata.

La Puglia guida invece la classifica del FESR con una performance migliore del 7,7% rispetto al target e vanta la maggiore quota di spesa certificata per questo programma: 96,9 per cento. Nella classifica che tiene conto dei target seguono poi il Friuli Venezia Giulia e la Liguria. Il Veneto, tra i più virtuosi per il FSE, resta lontano del 29 per cento fissato per FESR.

Per i Pon, i programmi nazionali gestiti dai Ministeri, il migliore è stato quello dedicato all’istruzione e agli ambienti per l’apprendimento, che ha superato il target del 10%, mentre quello dedicato alle reti e alla mobilità ha registrato una spesa certificata inferiore del 38 per cento rispetto alle attese.