Ue: “Necessario allineare la normativa fiscale per combattere l’elusione”

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La Commissione europea si interroga, avvia la sua campagna per una tassazione equa, efficiente e favorevole alla crescita nell’Unione e lancia nuove proposte per combattere l’elusione dell’imposta sulle società. Il “pacchetto contro l’elusione fiscale” invita gli Stati membri ad adottare una posizione più forte e più coordinata contro le società che cercano di evitare di pagare la giusta quota di tasse e ad attuare le norme internazionali contro l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili. Misure che dovrebbero potenziare la trasparenza deli Stati membri e garantire una concorrenza equa per tutte le imprese del mercato unico. Come? Ecco le proposte:

  • misure giuridicamente vincolanti per bloccare i metodi più comuni utilizzati dalle società per eludere il fisco;
  • una raccomandazione agli Stati membri su come evitare gli abusi dei trattati fiscali;
  • una proposta finalizzata alla condivisione, da parte degli Stati membri, delle informazioni di natura fiscale sulle multinazionali che operano nell’Unione;
  • azioni volte a promuovere la buona governance in materia fiscale a livello internazionale;
  • una nuova procedura a livello dell’Unione per la costituzione di un elenco dei paesi terzi che non si adeguano alle norme.

Il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: “Oggi compiamo un altro passo avanti per rafforzare la fiducia nell’intero sistema fiscale, rendendolo più equo e più efficiente. I cittadini devono confidare nel fatto che le norme fiscali si applicano egualmente a tutte le persone e a tutte le imprese. Le società devono pagare la loro giusta quota di tasse nel luogo in cui si svolge la loro attività economica effettiva. L’Europa può essere un leader mondiale nella lotta all’elusione fiscale. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede un’azione coordinata a livello europeo per evitare che i 28 Stati membri adottino ciascuno un diverso approccio”.

Gli fa eco Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane: “Miliardi di euro di gettito fiscale vanno persi ogni anno a causa dell’elusione fiscale: si tratta di risorse che potrebbero essere utilizzate per servizi pubblici come scuole e ospedali o per potenziare l’occupazione e la crescita. Per questo motivo gli europei e le imprese che rispettano le regole finiscono per pagare imposte più elevate. Si tratta di una situazione inaccettabile e la nostra iniziativa è intesa a porvi rimedio. Oggi compiamo un importante passo avanti verso la creazione di condizioni di parità per tutte le nostre imprese, per una tassazione equa ed efficace per tutti gli europei.”

Ma vediamo nel dettaglio che cosa prevede il pacchetto fiscale così come riportato dal portale della Commissione europea.

Garantire l’effettiva tassazione nell’UE

Il principio fondamentale dell’imposta sulle società è l’assoggettamento nel luogo in cui sono generati i profitti. Il pacchetto contiene proposte specifiche per aiutare gli Stati membri a fare in modo che ciò avvenga. La Commissione propone una direttiva anti-elusione che contiene misure giuridicamente vincolanti per contrastare alcuni dei più diffusi sistemi di elusione fiscale. La raccomandazione sui trattati fiscali consiglia agli Stati membri i modi migliori per proteggere i loro trattati fiscali contro gli abusi compatibilmente con il diritto dell’Unione.

Migliorare la trasparenza fiscale

La trasparenza è fondamentale per individuare le pratiche di pianificazione fiscale aggressiva poste in essere dalle grandi società e garantire una concorrenza fiscale leale. Il pacchetto odierno mira a rafforzare la trasparenza sulle imposte che le società versano mediante una revisione della direttiva sulla cooperazione amministrativa. Secondo le norme proposte, le autorità nazionali si scambieranno informazioni in materia fiscale sulle attività delle società multinazionali, ripartite per paese. Tutti gli Stati membri disporranno pertanto di informazioni cruciali per individuare i rischi di elusione fiscale e mirare più efficacemente le loro verifiche fiscali. La Commissione sta inoltre esaminando la questione di un’informativa paese per paese, per la quale è attualmente in corso una valutazione d’impatto in prospettiva di un’iniziativa che dovrebbe essere presentata all’inizio della primavera.

Assicurare condizioni di concorrenza uniformi

L’elusione fiscale e la concorrenza fiscale dannosa sono problemi globali. Un’azione preventiva deve pertanto estendersi oltre i confini dell’Unione. In un contesto in cui gli Stati membri lavorano per attuare nuove norme globali di trasparenza fiscale e di concorrenza fiscale leale è importante che si attivino in tal senso anche i partner internazionali dell’Unione. I paesi in via di sviluppo dovrebbero essere inclusi nella rete internazionale della buona governance fiscale, in modo che anch’essi possano beneficiare della lotta globale contro l’elusione fiscale. Il pacchetto odierno contiene una comunicazione su una strategia esterna per una tassazione effettiva. Il suo obiettivo è rafforzare la cooperazione con i partner internazionali nella lotta contro l’elusione fiscale, potenziare le misure dell’Unione per promuovere un’imposizione equa a livello globale fondata su norme internazionali e creare un approccio comune alle minacce esterne di elusione fiscale. Saranno così garantite condizioni eque e paritarie per tutte le imprese e tutti i paesi.

Il pacchetto contiene anche una comunicazione introduttiva e un documento di lavoro dei servizi della Commissione, che illustrano le motivazioni politiche ed economiche dietro le singole misure e il programma più ampio della Commissione contro l’elusione fiscale. È accompagnato da un nuovo studio sulla pianificazione fiscale aggressiva, che esamina i principali canali utilizzati dalle società per evitare le imposte.

Le due proposte legislative del pacchetto saranno trasmesse al Parlamento europeo per consultazione e al Consiglio per adozione. Il Consiglio e il Parlamento dovrebbero inoltre approvare la raccomandazione sui trattati fiscali, cui gli Stati membri dovrebbero conformarsi in sede di revisione dei loro trattati fiscali. Gli Stati membri dovrebbero altresì approvare formalmente la nuova strategia esterna e decidere come portarla avanti il più rapidamente possibile una volta adottata dal Parlamento europeo.