Arriva il Jobs act targato Sardegna

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Il Consiglio Regionale dell’isola ha approvato la sua riforma del lavoro che vede lo stanziamento di quasi 30 milioni di euro per il 2016 2d altrettanti per il 2017.  E non poteva essere altrimenti visto che il tasso di disoccupazione  è pari al 16,7% e l’occupazione supera di poco il 50%. Ma non solo. Con la norma nasce anche  la nuova Agenzia per le politiche del lavoro (Aspal), che sostituisce il vecchio organismo e che funzionerà anche come osservatorio .  Al via anche la Commissione per le politiche del lavoro, che coinvolgerà le parti sociali nella definizione degli indirizzi e delle scelte programmatiche della Regione. Di nuova istituzione anche la Conferenza per le politiche del lavoro quale momento di confronto e partecipazione delle rappresentanze istituzionali ed economico-sociali alla formulazione di orientamenti e proposte in merito alla strategia regionale.

Tra i provvedimenti anche l’erogazione dell’assegno di ricollocazione che verrà dato a seconda del profilo di occupabilità e la creazione di un Fondo per l’occupazione dei disabili, che potranno anche beneficiare di uno specifico progetto di inclusione lavorativa per le persone che hanno avuto un contratto a termine nell’ambito del programma Lavor@bile.

All’interno dell’Aspal opereranno 696 dipendenti, compresi gli attuali 93 della vecchia Agenzia, ma la dotazione organica massima prevista dalla riforma è fissata in 800 unità. Sarà poi la Giunta a definire quante persone dovranno lavorare all’interno del nuovo organismo.

Entra a far parte dell’Aspal il personale a tempo indeterminato, già trasferito alle Province dal ministero del Lavoro (240 unità), il personale di ruolo delle Province impiegato in via esclusiva nel sistema dei servizi e delle politiche attive dal 2013 (70) e il personale con contratto a termine che opera già nell’Agenzia tramite i Csl e Cesil (301) e che verrà stabilizzato.

Inoltre, grazie ad un emendamento di sintesi, l’Aspal viene autorizzata a stipulare contratti di lavoro con i precari della vecchia Agenzia o delle Province che si sono occupati già della materia. La riforma rimanda anche ad un disegno di legge della Giunta, che dovrà essere varato entro 60 giorni, legato al Fondo per l’integrazione del trattamento di quiescenza (Fitq). Si tratta della previdenza complementare dei dipendenti pubblici regionali.