Executive summery, il rapporto su Garanzia giovani dell’Isfol

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Il Rapporto sulla Garanzia Giovani in Italia dell’ISFOL prende in esame i primi due anni dall’avvio del programma, partito ufficialmente il primo maggio del 2014 con l’apertura di un apposito sito web www.garanziagiovani.gov.it per informare i giovani sulle opportunità offerte e sui requisiti per l’accesso, consentendo la registrazione diretta al programma. E sul Executive summery (in allegato)  a firma Isfol possiamo leggere già i primi dati.

…..L’Italia ha deciso di estendere l’accesso al programma ai giovani tra i 25 e i 29 anni, – si legge nel documento – arrivando quindi a comprendere tutti i giovani Neet tra i 15 e i 29 anni. Le risorse iniziali a ciò destinate erano complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro da spendere entro il 2018: oltre 550 milioni di euro dal fondo IOG, un pari importo dal Fondo Sociale Europeo, e circa 400 milioni di euro di cofinanziamento statale. A queste risorse se ne sono poi aggiunte altre, di provenienza sia nazionale, sia regionale. Il primo target comunitario sulla capacità di spesa (posto in circa 110 milioni di euro di spese certificate effettive entro il 23 maggio 2016) è stato raggiunto e superato (oltre 150 milioni di euro di spesa certificata), seppur con alcuni scostamenti regionali (Calabria, Campania e Puglia sono significativamente distanti dal target, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia lo sono lievemente). I prossimi target sono fissati in circa 835 milioni di euro entro fine 2017 e 1,5 miliardi entro la fine del 2018…..

Ed ancora… Al 31 marzo 2016, si sono registrati al programma oltre un milione di giovani. Depurato delle cancellazioni per mancanza di requisiti o ripensamenti, il numero dei giovani registrati è pari ad oltre 982 mila. Questo dato va confrontato con il bacino potenziale, inizialmente stimato in circa 1,7 milioni di giovani, mostrando quindi a tale data un tasso di copertura del 57%. ….

Ma come non soffermarsi al capitolo  1.3? Eccolo

…..Le principali sfide che il Paese si è trovato a dover affrontare riguardano il superamento dei problemi organizzativi e gestionali delle strutture pubbliche preposte ai servizi per il lavoro, il traguardo dell’integrazione dei sistemi informativi, la necessità di utilizzare al meglio le risorse disponibili, fino ad arrivare alla messa in opera di un sistema di governance delle politiche attive per il lavoro destinato ad essere esteso all’intera platea degli utenti dei servizi per il lavoro. Il nuovo modello di governance e di implementazione delle azioni di Garanzia Giovani richiede ai Servizi per l’impiego (SPI) sforzi non indifferenti nell’adeguamento delle strutture, soprattutto in ambito informativo e gestionale, alle nuove esigenze e tempistiche imposte dal programma. In particolare, richiede un potenziamento dei Sistemi Informativi del Lavoro regionali, in ragione dei nuovi standard informativi richiesti e del coinvolgimento dei nuovi soggetti accreditati al servizio per il lavoro regionale. In questo senso, la Garanzia Giovani costituisce il primo passo verso la costruzione del Sistema Informativo Unitario prospettato dal Dlgs. n. 150 del 2015……

Per tutto il resto basta sfogliare il documento in allegato