Lo ha sottolineato il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dal palco del Festival del lavoro che ha aperto ieri i battenti a Roma. “Per combattere le disuguaglianze – ha detto il Ministro – servono le politiche attive, che nel nostro paese si sono dichiarate molte volte, ma non si sono mai fatte. Forse la più strutturata è Garanzia Giovani che ha 2 anni e mezzo, insieme all’aiuto delle persone, alla presa in carico e ai progetti personalizzati, perché non possiamo avere strumenti generici quando lavoriamo sul cambiamento della vita delle persone”.
E di riflessione parla la presidente del Cup, Marina Calderone ai nostri microfoni: ” Il concetto è quello di fare un riflessione allargata su lavoro e famiglia, lavoro inteso nell’ottica non solo del lavoro subordinato ma del lavoro autonomo, libero professionale. E è una riflessione a 360 gradi che coinvolge ovviamente l’Europa, che coinvolge tutte quelle dinamiche del mondo del lavoro che rendono in qualche modo sensibili i consulenti del lavoro nella loro attività quotidiana a cercare di incrementare le nostre azioni a favore della promozione. C’è bisogno di ripartire in un momento particolare alla luce anche della problematica della Brexit che porterà sicuramente un cambiamento nei mercati”
“Accompagnare la riforma del lavoro e far sì che si possa tradurre in positività non è semplice, ma la differenza tra i professionisti e quelli che non lo sono, passa dalla consapevolezza del proprio operare. C’è bisogno di maggior integrazione e coordinamento, quando le risorse sono poche non si possono sprecare, ma in questo il Jobs Act ha dato un contributo importante di razionalità”.
E mentre il Ministro Poletti conclude il suo intervento parlando di “valori da recuperare” e di quanto sia importante “difendere il lavoro e ridare all’Italia l’idea del Paese che promuove le opportunità”, Ipsoa pubblica i dati della ricerca commissionata proprio in occasione del Festival del Lavoro.