Dalla Garanzia giovani agli sgravi fiscali, passi in avanti per lo sviluppo del lavoro. E la UE dice sì

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I numeri pubblicati nei giorni scorsi fotografano una situazione positiva grazie al Jobs act per il lavoro autonomo e ai programmi messi in campo dal Governo, vedi la Garanzia Giovani (al quale anche AdEPP ha aderito).

Sulla Garanzia giovani voluta dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nonostante le critiche i dati parlano da soli: 8.424 le imprese che hanno beneficiato del super bonus per la trasformazione di tirocini in assunzioni a tempo indeterminato, incentivi che vengono riconfermati anche nella prossima Legge di stabilità appena licenziata dal Consiglio dei ministri e diretti a ragazzi tra i 15 e i 24 anni, ragazzi tra i 24 e i 29 anni a condizione che siano privi di impiego da almeno sei mesi e non impegnati in percorsi di istruzione o formazione (Neet) e ovviamente iscritti al programma Garanzia Giovani.

Di sgravi fiscali si parla anche nel Jobs act del lavoro autonomo ma diretti a quelle aziende  che assumono in regime di solidarietà. Sono, infatti, operativi dall’8 ottobre gli incentivi introdotti quelle imprese  in crisi che vogliano trasformare i contratti di solidarietà difensivi (accordi aventi ad oggetto la riduzione dell’orario di lavoro, con lo scopo di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale, mirando con ciò ad evitare che venga diminuito il personale impiegato) in  espansivi (accordi aventi ad oggetto una riduzione dell’orario di lavoro con lo scopo di favorire nuove assunzione all’interno dell’azienda): si dimezza il contributo a carico del datore di lavoro per i dipendenti già in organico mentre è previsto un sostegno, a carico dell’Inps, per le nuove assunzioni.

Programmi, norme, progetti, dicevamo, che sembrano andare nella direzione giusta. Ne è convinta anche la Commissione Europea che ha sottolineato  i progressi della Garanzia Giovani a tre anni dal lancio. La maglia rosa è andata al “modello Lombardo tra le cinque regioni europee che meglio hanno implementato il sistema e hanno svolto un ruolo di traino anche per i modelli nazionali”,  e che è stato riconosciuto come esempio di eccellenza anche da uno studio dell’European Policy Center.

E per dare i numeri,  il totale dei giovani registrati, al netto delle cancellazioni, è pari a 1.011.144 (in allegato le tabelle e il report).