Ddl Editoria. La Camera dice sì. Macelloni, Inpgi: “Passaggio decisivo per rilanciare il settore”

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“L’approvazione definitiva della legge di riforma dell’editoria è un passaggio decisivo per  il rilancio del settore dell’informazione, in crisi strutturale ormai da molto tempo. Per l’Inpgi, che ha appena approvato una severa riforma delle proprie prestazioni previdenziali, è molto importante che sia stato predisposto un pacchetto di misure che consentirà a molti giornali ed emittenti di continuare a esistere, ad assumere giornalisti  e a garantire informazione ai cittadini”, così la Presidente dell’INPGI, Marina Macelloni, all’indomani del via libera della Camera al DDL di riforma dell’editoria.

Il testo è stato approvato a Montecitorio con 275 voti a favore, 80 contrari e 32 astenuti. Al voto finale si sono espressi contro i deputati di M5S e Fi, mentre si sono astenuti quelli della Lega e di Fratelli d’Italia.

“Altrettanto importante sarà adesso la definizione dei decreti attuativi previsti dalla delega – continua la Presidente Macelloni –  primo fra tutti quello che dovrà ridisegnare le regole e i requisiti per l’accesso agli stati di crisi. In un momento di risorse scarse per tutti è fondamentale che gli aiuti arrivino a chi ne ha davvero bisogno e dimostri di utilizzare il ricorso agli ammortizzatori sociali per un rilancio autentico della propria impresa. Nel ringraziare i parlamentari che con grande disponibilità e attenzione hanno seguito in questi mesi l’iter della riforma, ci auguriamo che il percorso possa essere completato il più rapidamente possibile”.

Auspica rapidità anche il sindacato degli editori: “Un importante traguardo a cui deve seguire il rapido avvio del cantiere delle misure per contrastare la crisi dell’editoria giornalistica del nostro Paese – ha sottolineato il Presidente della Fieg, Maurizio Costa – L’editoria quotidiana e periodica è investita da una pesantissima crisi: negli ultimi 8 anni le imprese del settore hanno visto dimezzato i propri ricavi, con un crollo del fatturato pubblicitario di oltre il 60%. Una legge per il settore era indispensabile e oggi, grazie al lavoro del Governo e del Parlamento, la legge c’è, ma trattandosi di una legge delega, è necessaria la rapidissima emanazione dei decreti attuativi”.

Sul sostegno ai giornalisti punta l’Ordine nazionale che in una nota scrive “Si tratta di misure necessarie per l’intero settore dell’informazione. L’auspicio  è che, mettendo a punto i decreti delegati, il sottosegretario Luca Lotti trovi il modo per far sì che questi finanziamenti non restino nelle casse degli editori, ma vadano anche ai giornalisti che vivono attualmente in una condizione di grande sfruttamento. Con uno sforzo in più si potrebbe anche garantire ai cittadini il diritto di sapere chi controlla i mezzi di informazione e quali legittimi interessi i singoli editori hanno in altre attività”.