Cassa Forense, dal Ministero della giustizia le linee guida per i tirocini

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Linee guida per i progetti formativi dei tirocini presso l’ ufficio per il processo. Le ha messe a punto il ministero della giustizia, con una circolare emanata ieri sui piani formativi dei tirocinanti che usufruiscono del periodo di proroga disposto dalla legge di stabilità 2017. Gli uffici interessati sono, infatti, tenuti a predisporre un progetto in conformità al vademecum del ministero, tenendo conto dell’ esperienza maturata nell’ ambito del precedente periodo di perfezionamento. Per quanto riguarda gli elementi del piano formativo, la circolare propone programmi differenziati rispetto alla precedente esperienza svolta dai tirocinanti, prevedendo, allo stesso tempo, programmi che mirino a un approfondimento delle attività e dei servizi delle cancellerie in cui saranno chiamati a operare, con particolare riguardo alle attività connesse alla diffusione della digitalizzazione nei settori di competenza. In ogni caso, stabilisce la circolare, non dovranno essere attribuiti ai tirocinanti compiti specifici che le norme affidano alle figure professionali dell’ amministrazione giudiziaria. La circolare individua, inoltre, lo schema tipo dei progetti formativi, attraverso una scheda che dovrà essere sottoscritta dal tirocinante, dall’ Amministrazione e dal capo dell’ ufficio. Nella scheda devono essere specificati: obiettivi del progetto, modalità di svolgimento del tirocinio, ore mensili di formazione, tematiche su cui verteranno gli interventi formativi. Vengono sottoscritti inoltre gli obblighi del tirocinante, la tutela in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, la clausola di salvaguardia. Al termine del periodo formativo, il capo dell’ ufficio o un magistrato da questi delegato, previa valutazione dell’ esperienza formativa del tirocinante, attesterà il completamento, con esito positivo, del periodo di perfezionamento. Quanto alla durata, il percorso formativo dovrà prevedere per i tirocinanti un impegno minimo pari a 40 ore mensili e al massimo di 50 ore mensili. Gli uffici, specifica la circolare, tenuto conto delle specifiche esigenze organizzative della struttura nella quale il tirocinante è inserito, avranno ampia autonomia operativa nell’ articolazione dei progetti. È prevista poi l’ attribuzione di una borsa di studio a coloro che ne avranno fatto richiesta, pari a 400 euro al mese. Con successiva circolare della competente direzione generale del Bilancio e della Contabilità saranno indicate agli Uffici giudiziari interessati, le modalità per l’ attribuzione delle borse di studio. Quanto agli adempimenti degli uffici, infine, una volta attivati i progetti, dovranno essere fatte le comunicazioni obbligatorie ai competenti centri per l’ impiego. Una ulteriore comunicazione dei tirocini attivati andrà inviata ai servizi ispettivi delle direzioni territoriali del Lavoro. nonché alle Organizzazioni sindacali territorialmente competenti e a quelle maggiormente rappresentative a livello nazionale.