Casse, è tempo di Bilanci. Il Sistema AdEPP gode di “buona salute”

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Le Casse di previdenza stanno tutte meglio oggi di quando erano pubbliche. Lo dicono i dati dei bilanci che via via gli Enti stanno approvando. Bilanci che, nonostante la crisi e il mercato del lavoro ancora in lenta ripresa, ribadiscono la “buona salute” degli Enti di previdenza privati e privatizzati. Non fa eccezione l’ultimo pubblicato, in ordine di tempo, quello targato Consulenti del lavoro.

Il patrimonio dell’Enpacl, secondo i dati contenuti nel bilancio 2016 approvato dall’assemblea dei delegati durante il congresso nazionale tenutasi a Napoli ieri, supera il miliardo di euro. Inoltre, la Cassa pensionistica ha raggiunto utili pari a 228 milioni di euro e un avanzo di esercizio di 89 milioni di euro.

“Il bilancio 2016 è in linea con i nostri obiettivi – ha commentato il Presidente della Cassa dei consulenti del lavoro, Alessandro Visparelli, a margine del congresso –  ed è stato approvato all’unanimità. La nostra principale mission è pagare le pensioni. Il 5% del contributo integrativo è destinato all’assistenza sanitaria integrativa e il 3% al sostegno e allo sviluppo della categoria, mentre il 75% è destinato ai monti pensionistici.  Sono soddisfatto e credo che ci sia margine per migliorare le attività di assistenza e sviluppo”.

Soddisfatto anche il Presidente della Cassa di previdenza degli architetti e degli ingegneri, Giuseppe Santoro.

“Siamo soddisfatti dei risultati di Inarcassa: sia di quello operativo, che di quello finanziario e patrimoniale  –  ha dichiarato il Presidente Santoro – prodotto di una gestione al tempo stesso coraggiosa ed articolata, accorta e professionale. Gestione orientata al rafforzamento del nostro ruolo sia come garanzia attiva del benessere e della sicurezza attuali e prospettici di architetti ed ingegneri, sia come importante interlocutore sui mercati finanziari per il sostegno alla stabilità ed allo sviluppo di istituzioni economiche ed imprese del nostro Paese”.

L’anno per la Cassa degli architetti e degli ingegneri si è chiuso con un avanzo economico di 696 milioni di euro: un risultato superiore di 196 milioni rispetto al budget e più elevato per 91 milioni di euro in confronto a quello del 2015.

Con il segno più si chiudono anche i due Bilanci dell’Ente di previdenza dei giornalisti, quello della gestione principale, alla quale sono iscritti i giornalisti dipendenti,  e quello della separata  destinata ai liberi professionisti. L’Inpgi chiude con un utile di gestione di oltre 9 milioni di euro.

“I numeri nel bilancio dell’Inpgi – ha commentato la Presidente Marina Macelloni – testimoniano anche quest’anno la profondità della crisi dell’editoria. Ogni pagina del consuntivo 2016 mostra le ferite di una sofferenza industriale del settore dell’informazione che ormai dura da quasi un decennio. Queste cifre restituiscono la fotografia di un anno che non è certo stato di inversione del ciclo, ma in cui il Consiglio di Amministrazione può rivendicare di aver rispettato gli impegni presi e di aver messo in campo tutto il possibile per riportare i conti dell’Istituto sulla strada della sostenibilità di medio-lungo periodo”.

Torna in attivo il bilancio della Casagit, la Cassa di assistenza dei giornalisti. L’esercizio chiude in positivo per oltre 3,2 milioni di euro. Recuperate ampiamente le passività registrate nei due anni precedenti. La riserva tecnica, a garanzia delle prestazioni, sale a 37 milioni di euro. La differenza tra entrate e uscite, nel 2016, è stata pari a +2,3 milioni di euro cui si sono sommati i proventi degli investimenti realizzati.

“Il risultato di Bilancio 2016  – spiega il Presidente Daniele Cerrato – dà conto dell’applicazione delle misure introdotte a gennaio dello scorso anno a tutela del patrimonio della Cassa e della sua capacità di garantire l’assistenza a una popolazione complessiva che sfiora i 50 mila iscritti. Anche nel corso del 2016 si è registrato un importante calo tra colleghi contrattualizzati iscritti al profilo principale, oltre 600 unità in meno. Un dato recuperato solo al 50% con l’ingresso di 300 nuovi pensionati. Un altro segno di come la platea dei giornalisti stia accusando ancora i colpi di una crisi del settore editoriale che non accenna a concludersi”.

Per la Cassa dei dottori commercialisti i numeri raccontano di un Ente che è in continua evoluzione: il patrimonio sfiora i 7miliardi e le riserve previdenziali sono pari a 26,6 volte le “pensioni di periodo”. Per capire il balzo in avanti basti pensare che nel 2004 la quota era di 16,9 volte. Superano i 65mila gli iscritti e nonostante l’incremento delle pensioni erogate si mantiene sostanzialmente stabile il rapporto tra iscritti e pensionati. E gli interventi destinati al welfare strategico prendono sempre più piede.

“Da un po’ di tempo – ha detto il Presidente Walter Anedda – abbiamo iniziato a rivedere in termini strategici il nostro posizionamento assistenziale, intervenendo non più solamente quando al collega accade la disgrazia, bensì mettendo in campo un supporto articolato che comprenda percorsi di start-up professionali, trattamenti sanitari ed altre misure di welfare”.

Risultato economico di 30,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 24,6 milioni del 2015, con il patrimonio netto che sale a 2.288 milioni, in crescita rispetto ai 2.257 milioni del 2015: sono questi i numeri pubblicati dalla Cassa di previdenza dei geometri.

“La crisi che ha colpito l’edilizia e, quindi, anche la nostra categoria – commenta il presidente, Fuasto Amadasi – ci ha visto mettere in campo tutti gli strumenti, come ad esempio ampie forme di rateizzazione dei contributi, per sostenere gli iscritti in difficoltà, senza nascondere che oltre alle agevolazioni nei pagamenti si è portata avanti una pressante attività di contrasto all’evasione per evitare fenomeni di concorrenza sleale a discapito di chi, invece, paga regolarmente tasse e contributi”.

Porta a casa un segno + anche Enpapi con un “accantonamento” complessivo di 15.913.209 euro, costituito da un avanzo amministrativo/gestionale di 8.406.296 euro e da un avanzo finanziario di 7.506.913 euro. Dati e numeri che spingono il Presidente della Cassa degli infermieri, Mario Schiavon, a puntar anche di più su azioni rivolte ai propri iscritti.

“E’ fondamentale l’attenzione che l’Ente sta ponendo verso i giovani – sottolinea Schiavon – che oggi sicuramente nell’ambito lavorativo sono quelli che devono essere maggiormente aiutati e formati tanto da dedicare una sensibile attenzione all’organizzazione di incontri formativi presso le università, consapevole che l’affermazione completa della cultura del risparmio previdenziale, non possa che passare per un’evoluzione del modello formativo”.

Domani toccherà all’Assemblea  nazionale della Fondazione Enpam approvare il Bilancio consuntivo 2016. Al voto sono chiamati i presidenti dei 106 Ordini d’Italia, gli 11 rappresentanti delle Commissioni odontoiatri, i 59 medici e dentisti eletti in rappresentanza delle categorie professionali più il presidente della consulta degli Specialisti esterni. Al termine delle operazioni, i documenti contabili saranno pubblicati sul sito della Fondazione, nella loro versione integrale, www.enpam.it