L’Enpav punta sulla comunicazione. Mancuso “Più dialogo con gli iscritti”

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“Per quanto si faccia non è mai sufficiente quando si vuole comunicare correttamente con i propri iscritti”, così il Presidente dell’Enpav, Gianni Mancuso annunciando i nuovi progetti che saranno messi in campo o “rivitalizzati” per il 2018.

“Per capire quali fossero i gap da risolvere – spiega Mancuso – abbiamo deciso di lanciare un questionario ai nostri iscritti avvalendoci della consulenza di una società esterna. Un progetto che ci ha portato e continuerà a portarci a validare e verificare l’efficacia delle nostre azioni. Attraverso il sondaggio abbiamo capito che alcuni servizi non erano assolutamente conosciuti, chi facesse cosa, chi fosse il responsabile di un determinato settore, a chi rivolgersi, c’è stato perfino qualcuno che non sapeva chi fosse il presidente dell’Enpav. Evidentemente non avevamo usato correttamente tutti gli strumenti a nostra disposizione soprattutto tra alcune fasce di età. Abbiamo deciso di voltare pagina”.

“Poco più di un anno fa abbiamo avviato un servizio nuovo, un team di comunicatori, investendo molto se si pensa che sono 4 unità su 48 dipendenti dell’Ente, le abbiamo formate creando dei “tuttologi” affinchè potessero rispondere prontamente e direttamente alle richieste arrivate telefonicamente o via mail.  Una scelta che ha già dato molte soddisfazioni perché al sondaggio successivo, l 85% degli intervistati ha definito ottimo il servizio e 13% buono e l’87% ha ritenuto le risposte chiare ed esaustive”.

Sulla comunicazione, d’altronde, il Presidente Mancuso aveva preso impegni importanti nel suo programma per le elezioni, elezioni che hanno riconfermato in gran parte la governance uscente, Presidente Mancuso in testa.

E sull’Europa? Ricordiamo infatti che l’Ente di previdenza dei veterinari è stato uno dei primi a mettere in campo il gruppo Europa e a dare uno spazi specifico sul sito internet.

“Mi sono mosso già nel 2014 – ricorda il Presidente Mancuso –  e ho organizzato tra il 2014 e il 2015 una serie di incontri regionali per cominciare a portare la buona novella e far saper che grazie all’”Action plane” europeo i fondi europei erano aperti anche ai professionisti. Nella Legge finanziaria 2016 finalmente il Parlamento ha inserito la norma sull’equiparazione dei professionisti alle Piccole e medie imprese così che le Regioni interessate potessero percepirla non più come facoltà ma come una prassi. Adesso mi sembra proprio che ci siano molti colleghi che rivolgono la propria attenzione soprattutto ai fondi diretti. Fin dal primo momento noi abbiamo utilizzato una nostra unità già formata, nel nostro sito abbiamo subito cominciato a pubblicare i bandi che sono di interesse per i nostri professionisti e diamo le risposte di primo livello. Ora siamo al passaggio successivo. Negli organismi consultivi che sono composti dai delegati provinciali abbiamo creato un gruppo composto specifico sulle tematiche europee che inizierà a giorni la propria attività”.