Erasmus+, è tempo di bilanci

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“Quasi 2 milioni di persone hanno partecipato ai progetti di mobilità”, ad affermarlo la Commissione Ue pubblicando i dati sull’Erasmus +. Ricordiamo che favorire la mobilità è uno degli obiettivi prioritari del programma europeo 2014-2020, che può avvalersi di un budget di oltre 14,7 miliardi di euro.

Dalla valutazione pubblicata dalla Commissione europea emerge che Erasmus+ è molto apprezzato sia dalle parti interessate sia dal grande pubblico e il tasso di soddisfazione dei beneficiari del programma è superiore al 90%.

Secondo il focus, per gli studenti, apprendisti, volontari, giovani il programma ha avuto, e continua ad avere, “un effetto positivo sull’acquisizione di abilità e competenze, migliorando in tal modo le possibilità di impiego e l’imprenditorialità, oltre ad abbreviare la transizione dall’istruzione al mondo del lavoro”.

Altro dato interessante riguarda  “lavorare o a studiare all’estero”. Gli intervistati hanno sottolineato che “il programma ha dato un forte impulso allo sviluppo di competenze in lingue straniere, influenzando la percezione positiva  circa l’importanza dell’apprendimento per il proprio sviluppo professionale e personale”.

Inoltre sia i giovani sia gli insegnanti e i professionisti hanno evidenziato come “la partecipazione a Erasmus+ si sia tradotta in maggiori opportunità di creare reti (+22 punti percentuali) e n maggiore utilizzo delle risorse digitali (+5 punti)”  nonché  un più forte attaccamento all’Europa (+6 punti).

Unico neo “l’utilizzo delle procedure e degli strumenti di gestione informatici dovrebbe essere reso più semplice per ridurre l’onere amministrativo a carico degli organi attuativi e dei beneficiari in proporzione alle sovvenzioni ricevute”.