Partono da “Spazio Nutrizione” le nuove azioni di welfare attivo Enpab

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Inizia questa settimana il nostro viaggio per raccontare il welfare attivo messo in campo dalle Casse di Previdenza. E’ l’Enpab ad “aprire le danze” avendo lanciato, con un comunicato stampa, il prossimo appuntamento annuale di “Spazio Nutrizione”, che si terrà a Milano oggi e domani, durante il quale la Cas(s)a dei Biologi renderà pubbliche le linee guida per “sviluppare politiche attive a sostegno della professione con ripercussioni dirette e indirette sui redditi e, quindi, sull’adeguatezza delle prestazioni previdenziali”.

L’Enpab ha da tempo orientato le proprie scelte verso un welfare strategico che tenga conto delle criticità della libera professione, stanziando per il 2018 circa 700mila euro per il welfare attivo con azioni politiche di sostegno al lavoro e ricaduta sulla professione.

La carta di identità dell’Ente – illustrata dalla Presidente Tiziana Stallone – ha come caratteristica generale una base reddituale in molti casi piuttosto bassa e una popolazione di iscritti giovane. L’ottica di riferimento è un mercato del lavoro in profonda trasformazione. Le politiche di welfare attivo dell’Ente si sono quindi orientate verso il sostegno all’autoimprenditorialità, tenendo conto in particolar modo del gender gap (le donne rappresentano oltre il 70% degli iscritti), dell’ingresso nel mercato del lavoro, tramite azioni ben delineate, e della riqualificazione del Biologo all’interno di un mercato sempre più esigente e che risente di veloce obsolescenza riguardo alle tecniche e alle competenze.

L’analisi che sta conducendo il Centro studi Enpab sull’andamento dei redditi complessivi di tutti gli iscritti confrontandoli con i redditi degli iscritti che hanno preso parte alle singole iniziative sta riportando risultati confortanti che dimostrano un chiaro incremento dei redditi a seguito delle iniziative di welfare.

Risulta fondamentale la costruzione di quell’auto-imprenditorialità che sembra essere oggi la chiave del successo professionale.

In collaborazione con il Censis, l’Enpab ha somministrato un questionario per individuare il grado di soddisfazione tra i biologi che hanno usufruito di progetti di welfare nella loro attività professionale. Il feedback positivo (al momento il 38% dei partecipanti ha risposto al questionario, ci sarà tempo fino al 30 marzo) è imprescindibile per la continuità delle azioni e per verificarne la valenza.

Il welfare attivo di Enpab – Progetti già in essere

Progetto scuola, portato avanti in collaborazione con il Ministero dell’Università e Ricerca, nato come esperienza formativa remunerata con una borsa di studio per svolgere attività di divulgazione al corretto stile di vita ai bambini in circa 150 scuole elementari di Italia. Il progetto è divenuto una #start-up professionale grazie alla quale i biologi, formati dalla Cassa di previdenza – dopo un anno trascorso con bambini, insegnanti e famiglie – rimangono in possesso del piano e del materiale didattico, che potranno utilizzare per riproporre l’iniziativa finanziati da altre realtà.

L’Ente ha stanziato per questo progetto negli ultimi 3 anni circa 1 milione e 300 mila euro di borse di studio ritenendolo assolutamente calzante per il sostegno alla professione, come peraltro sostenuto dalla Corte dei Conti nella sua recente relazione dove sottolinea “la concretezza e la positività” delle iniziative di welfare strategico messe in campo da Enpab, perché «rappresentano un momento di fruizione professionale e di diffusione dell’esperienza avute sul campo”.

Giornata del biologo nutrizionista in piazza, che oltre a divulgare tra la popolazione il sano stile di vita contribuisce a far conoscere sempre di più la figura del biologo esperto in nutrizione. L’iniziativa coinvolge ogni anno, nella terza settimana di maggio, circa 600 biologi nutrizionisti che prestano la loro opera professionale in stand di consulenza, su tutto il territorio nazionale. Ogni anno vengono coinvolti nell’iniziativa circa 5.000 cittadini.

Fondi Europei. La grande sfida del futuro è proseguire su scelte di welfare integrato favorendo l’accesso al credito anche attraverso i Fondi Europei. Con questa visione Enpab si è aperta ad altre realtà istituzionali e associative proponendo progetti di sviluppo e orientamento al lavoro in sinergia con altri Enti di previdenza. L’accesso al credito e la costituzione del “Gruppo Europa” – che lavora sulla progettualità europea – vogliono consentire ai Biologi libero-professionisti di realizzare le loro idee imprenditoriali e la promozione di modelli di start up professionale.

Acquisizione di competenze trasversali. In un mercato libero professionale dove il professionista è anche il promotore di se stesso, diventa di importanza strategica acquisire competenze trasversali alla propria formazione. Per questo l’Ente si è fatto promotore di iniziative sulla comunicazione professionale, il counseling nella relazione di aiuto, il personal branding e l’educazione all’autoimprenditorialità.

Enpab e Università Recependo gli indirizzi ministeriali dell’alternanza formazione/lavoro, Enpab ha attuato scelte di orientamento degli studenti “in formazione” e progetti per neo-biologi in collaborazione con l’Università di Tor Vergata. È stato firmato un Protocollo d’intesa con l’Università di Tor Vergata (le sinergie previste dalle Linee Guide di Enpab) grazie al quale consentiamo ai futuri biologi di partecipare ad iniziative dell’Ente come la “Giornata Nazionale Biologo nutrizionista in piazza” e il “Progetto scuola” per la corretta alimentazione ed educazione ambientale. Aver aperto anche a un numero limitato di studenti magistrali, è divenuto strumento di orientamento al lavoro. Grazie alla collaborazione tra Enpab e la facoltà di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” abbiamo avuto le prime tesi di laurea sui dati raccolti durante l’edizione 2015 della Giornata, divenuta “osservatorio nazionale” per lo studio delle abitudini alimentari degli italiani, per il monitoraggio dello stile di vita e per considerazioni in merito al comportamento alimentare. Lo stesso Ministero della Salute ha chiesto ai biologi impegnati in questo evento di comprendere quali siano i principali mezzi mediatici con cui i cittadini s’informano sui temi correlati all’alimentazione».

Le attività dell’Ente di previdenza con il Campus biomedico sono state volte alla promozione della cultura previdenziale. Importanti risvolti stanno nascendo nell’attivazione di nuovi  percorsi formativi per i biologi, anche in collaborazione con l’università di Tor Vergata.

 

Il welfare attivo di Enpab – Nuova progettualità

LILT (Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori) L’aggiornamento professionalizzante continuo e la formazione sul campo nei centri di eccellenza della LILT sono gli altri due fondamentali pilastri della nostra azione di sostegno ai redditi professionali. Grazie alla partnership con la LILT, i Biologi iscritti all’Enpab potranno beneficiare di importanti momenti di formazione sul campo su temi sensibili quali lo stile di vita nella prevenzione dei tumori. Enpab stanzierà 10 borse di studio per progetti nel campo della genetica, l’igiene, la biologia clinica e la nutrizione.

Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca Tramite il “Progetto Biologi nelle Scuole” che ha formato e reso autonomi nel corso degli ultimi due anni oltre cinquecento iscritti all’Ente, Enpab ha fornito le basi per la creazione di una nuova start up sulla “Cultura e consapevolezza alimentare”, un progetto rivolto ai ragazzi in età evolutiva che frequentano la classe terza della Scuola Primaria, che si estende alle famiglie e ai docenti, mettendo nel contempo le basi per un uso innovativo della scuola che si apre al territorio e diventa un punto di riferimento globale, non solo scolastico ma, nel caso di specie, anche di osservatorio e laboratorio per la salute attraverso l’educazione alimentare.

CREA (Centro di Ricerche per gli Alimenti e la Nutrizione) L’Enpab ha siglato recentemente una convenzione con il Crea finalizzata alla promozione di attività di ricerca, di educazione al corretto stile di vita e ogni attività di interesse culturale e sociale in cui i biologi possano rappresentare parte attiva.

La partnership con il CREA è articolata in due progetti distinti:

Un nuovo importante progetto nelle scuole vedrà i biologi protagonisti nella divulgazione delle nuove linee guida per una sana e corretta alimentazione 2017 di recente emanazione. Il progetto interesserà tutto il territorio nazionale e i biologi si faranno promotori dell’importante documento di indirizzo nazionale nelle scuole medie e nelle classi terze.

Clinica Santa Famiglia Enpab ha siglato una convenzione con la Clinica Santa Famiglia di Roma per lo svolgimento di attività formativa pratica per i professionisti Biologi iscritti all’Ente. La partnership prevede l’accoglienza, presso le strutture della clinica, di Biologi liberi professionisti selezionati dall’Enpab previo bando di concorso tra i propri iscritti, per lo svolgimento di un periodo di attività pratica nelle varie sezioni previste dalla stessa Clinica. Il progetto si svolge nell’ambito di “Nutrizione e fertilità” grazie al quale Enpab aiuta i biologi ad acquisire maggiori competenze nel campo della nutrizione applicata alla fertilità di coppia. A causa di molteplici fattori quali ad esempio l’aumento dell’età genitoriale, l’inquinamento ambientale, l’elevata incidenza di obesità e dismetabolismi ad essa correlati, il problema della ridotta fertilità richiede anche la modifica dell’alimentazione e dello stile di vita. Di prossima attivazione, sempre alla Clinica Santa Famiglia, la nuova start up professionale in genetica.

Commissione Pari Opportunità Regione Puglia Il progetto è rivolto alle donne nelle diverse fasi della loro vita, dalle giovani ragazze in età evolutiva fino alle donne in età adulta. “Da me a te” parte dalla scuola e approda negli ambiti territoriali fino a raggiungere le imprese del territorio dove, attraverso cicli di conferenze, dibattiti e incontri di gruppo mira a sensibilizzare la prevenzione di genere, il rapporto con il proprio corpo, la relazione con il cibo e l’armonia che lo caratterizza. In partnership con l’Enpab (Cassa di previdenza dei Biologi) e Donne for Life Onlus, tende a favorire la fertilità e a sensibilizzare le aziende del territorio a un monitoraggio che punti a favorire la natalità attraverso la creazione di un marchio etico (riconosciuto da enti pubblici e privati) che possa essere utilizzato dalle aziende che renda visibile il loro sostegno alla natalità e alla famiglia. Nel progetto saranno coinvolti – nella creazione di una Rete – i laboratori clinici del territorio che aderiranno al progetto.

Nei bandi di selezione per le iniziative delle politiche attive, l’Ente riserva posti ai liberi professionisti che si trovano in condizioni di difficoltà e in uno stato di bisogno, in particolare:

-ai professionisti che hanno subito un calo di reddito professionale superiore al 30% del proprio fatturato;

-alle neo-mamme, a sostegno della genitorialità e come forma di prevenzione del gender gap.

A Milano verranno inoltre presentate le nuove linee guida per una sana alimentazione 2017 e le linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale nei disturbi dell’alimentazione che saranno per i Biologi un valido strumento di lavoro a cui fare riferimento. I nuovi indirizzi saranno diffusi dai Biologi all’interno della progettualità Enpab che li vedrà protagonisti, con attività di educazione nelle scuole alla prevenzione  primaria per i tumori, alle conferenze, alle attività formative presso centri di eccellenza.

NUOVE LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE 2017

L’edizione 2017 delle Linee Guida per una sana alimentazione italiana, a cura del Crea – Centro di Ricerche per gli Alimenti e la Nutrizione – propone 13 raccomandazioni, 10 delle quali rimangono confermate dall’edizione precedente: controlla il peso e mantieniti sempre attivo, consigli speciali per persone speciali (alimentazione adatta alle diverse età o a condizioni particolari come la gravidanza, più frutta e verdura, più cereali integrali e legumi, bevi ogni giorno acqua in abbondanza, limita i grassi e scegli quelli migliori, limita zucchero e bevande zuccherate, limita il sale, limita le bevande alcoliche, varia l’alimentazione. Le novità sono invece le sezioni dedicate a: fare attenzione alle diete e agli integratori, sicurezza del cibo (che dipende anche da noi), scelta di alimenti sostenibili.

Con quella del 2017 si arriva alla terza revisione (la prima è stata scritta nel 1986) e come sempre ci si attiene alle indicazioni dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, e si fa riferimento alla Dieta Mediterranea come scelta migliore in fatto di salute ma anche come alimentazione più attenta alla sostenibilità. Come sostiene Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca e coordinatore del gruppo di lavoro, la guida consiglia di prediligere le produzioni locali e dunque prodotti il più possibile a Km 0 e basso impatto ambientale. «Obesità, sovrappeso e insulino-resistenza sono gli obiettivi di prevenzione del documento, perché sono i maggiori fattori di rischio per le patologie che rappresentano la prima causa di morte in Italia – sostiene Ghiselli – cioè le malattie cardiovascolari e il cancro: quello all’intestino, alla mammella e al fegato possono essere prevenuti con una corretta alimentazione».

 LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI PER LA RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

La problematica dei Disturbi dell’alimentazione (DA) rappresenta un’area di crescente importanza per la salute pubblica.

Le “Linee Guida” sono un pratico ausilio per gli operatori sanitari coinvolti nella cura dei disturbi dell’alimentazione per identificare correttamente le persone che necessitano di un supporto nutrizionale e mettere in atto i trattamenti più appropriati al momento opportuno. L’auspicio è che queste Linee di indirizzo contribuiscano a ridurre le complicanze mediche conseguenti alla malnutrizione e a facilitare il recupero dello stato nutrizionale e della salute fisica, tappe essenziali nel processo di guarigione.

Le linee guida possono avere un ruolo importante nella definizione della politica sanitaria e sono in genere formulate per coprire gli argomenti in un continuum terapeutico (dalla promozione della salute, allo screening e alla diagnosi). I benefici che derivano dalla pubblicazione delle linee guida dipendono in larga misura dalla loro qualità, in particolare dal rigore metodologico delle strategie adottate per il processo di sviluppo delle racco­mandazioni cliniche.