Enpapi, avanzo di 3,7 milioni di euro.

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Le cifre del Bilancio mostrano la validità dell’azione compiuta nel terzo anno del nuovo mandato quadriennale, avviatosi il 13 marzo 2015 e contraddistinto da una serie di importanti provvedimenti, tra cui il via libera alla rivalutazione all’1,5% dei montanti degli iscritti, superiore a quella prevista dalla legge n. 335/1995 pari allo 0,4684%. – ha dichiarato il Presidente dell’ENPAPI, Mario Schiavon – iniziativa di grande valore per permettere agli associati di accantonare somme maggiori, in vista della futura pensione”.

Vediamo i numeri. Avanzo gestionale pari a 3 milioni 719.436 euro (costituito da un risultato amministrativo/gestionale di 1 milione 678.451 e da un’eccedenza dei proventi finanziari, rispetto alla capitalizzazione dei montanti contributivi, di 2 milioni 40.985 euro) nel 2017 per l’ENPAPI (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza della Professione Infermieristica), il cui Consiglio di Indirizzo Generale (CIG) ha approvato oggi il Bilancio Consuntivo per il 2017.

Il patrimonio complessivo ammonta ad oltre 637 milioni di euro: la componente immobiliare è investita completamente tramite fondi chiusi, e rappresenta il 51,35% del portafoglio, quella mobiliare è altresì investita in maniera predominante tramite strumenti mobiliari alternativi per una percentuale pari al 31,76%. All’inizio del mese di aprile, inoltre, i Ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia e Finanze hanno approvato la delibera votata dal CIG dell’Ente nel 2017, relativa al tasso di rivalutazione dei montanti degli iscritti: la misura della rivalutazione complessivamente riconosciuta per l’anno 2016 risulta essere pari all’1,50% (0.4684% di legge e 1.0316% di maggiore rivalutazione). Il numero degli infermieri associati alla Gestione Principale, alla fine del 2017, era pari a 73.569 unità e risulta essere in costante crescita; in considerazione della situazione di crisi economica del Paese e delle conseguenti difficoltà nell’esercizio della libera professione, l’ENPAPI ha previsto numerose agevolazioni, tra cui la riduzione del 50% della contribuzione minima per iscritti che siano inattivi per almeno 6 mesi continuativi nell’anno solare, per gli associati fino al 30° anno di età, per i primi 4 anni di possesso della Partita IVA.