Enpacl chiude il 2017 con 237 milioni di ricavi, un avanzo di 91 milioni e il patrimonio vola ….

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Ricavi per 237 milioni di euro, un avanzo di esercizio di 91 milioni e il patrimonio netto che supera ampiamente il miliardo di euro, attestandosi a 1.170 milioni di euro, in aumento dell’8,9% rispetto al valore dell’anno precedente, tale da consentire una copertura pari a 10,1 volte le pensioni in essere al 31 dicembre 2017.

In questi numeri si può sintetizzare il bilancio consuntivo 2017 dell’ENPACL, approvato dall’Assemblea dei Delegati il 27 aprile scorso, che certifica l’ottimo stato di salute di cui gode l’Ente di previdenza della Categoria, capace di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico dei Consulenti del Lavoro per oltre 50 anni.

Il consuntivo 2017 ha visto quasi raddoppiare il risultato della gestione finanziaria con la conseguente creazione di un consistente avanzo gestionale, che contribuisce al miglioramento del saldo della gestione caratteristica, contributivo-previdenziale, il cui risultato positivo per il 2017 è di oltre 75 milioni di euro.

Nell’anno 2017, le risorse messe in campo dall’ENPACL per finanziare le misure a sviluppo e sostegno della Categoria e quelle per l’assistenza sanitaria nonché per interventi straordinari per particolari condizioni di bisogno, sono state pari a 4,7 milioni di euro, equivalenti al 4% della spesa complessiva per prestazioni previdenziali e assistenziali.

“Sono particolarmente soddisfatto del risultato del Bilancio 2017 –  dichiara il Presidente Visparelli –  risultato che conferma la bontà della riforma attuata nel 2013. Una riforma che, oltre a mettere in sicurezza il sistema in termini di sostenibilità nel lungo periodo, assicura anche una conveniente risposta in termini di adeguatezza. Con la destinazione del 75% del contributo integrativo a montante il sistema garantisce un ritorno previdenziale diretto di oltre 88% dei contributi complessivamente versati, al netto delle rivalutazioni. Se poi consideriamo anche le risorse impegnate per attività assistenziali e di sostegno, il ritorno a vantaggio dell’iscritto supera il 90%”.