Eppi, oltre la Previdenza. Focus sul Bilancio 2017

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La governance dei processi e la trasparenza amministrativa, l’Assistenza e  il Welfare, La partecipazione attiva degli iscritti, Investimenti e Comunicazione: sono tante le voci contenute nel Bilancio approvato dall’Ente di previdenza dei periti industriali che oltre ai numeri delinea il cammino fatto e quello da fare.

L’Ente, presieduto da Valerio Bignami, chiude il 2017 con un avanzo d’esercizio di 52 milioni di euro (+71% rispetto al 2013),  un Patrimonio netto a quota 1,1 mld di euro (+40% rispetto al 2013) e il Valore degli investimenti superiore a 1,2 mld di euro (+42% rispetto al 2013).

E lasciando da parte per un attimo i numeri sono le nuove azioni che fanno da padrone. Ad iniziare da quell’area più vicina a chi scrive ossia la comunicazione. “Particolare attenzione è stata rivolta alla comunicazione quale veicolo per trasferire all’interno e all’esterno della nostra realtà i valori che ci contraddistinguono – si legge nella nota di Bilancio –  l’attività posta in essere ed i risultati conseguiti. Anche in questo settore abbiamo fortemente voluto acquisire una nostra identità e dignità comunicativa, realizzando all’interno una specifica funzione ricoperta da una figura interna e professionale. La comunicazione ha affiancato l’importante lavoro svolto per la trasparenza amministrativa e ha arricchito l’Ente di ulteriori canali informativi. Abbiamo migliorato ed ampliato le newsletter, più puntuali e centrate, così come le informazioni disponibili nel sito e la presenza nei quotidiani. Ma il principale obiettivo è stato quello di individuare più canali che consentissero agli iscritti di partecipare alla vita dell’ente in modo semplice ed efficace”.

Nasce da questa idea, infatti, la partnership con il Censis con il quale l’Ente ha  avviato una campagna informativa per acquisire dagli iscritti informazioni utili a percepire la loro conoscenza dell’ente, degli strumenti comunicativi a loro disposizione, dell’offerta previdenziale ed assistenziale,  per individuare possibili aree di miglioramento. “Abbiamo ottenuto – sottolineano dall’Ente – un’importante risposta, oltre il 22% del campione degli iscritti, con preziose conferme in merito alla bontà del cammino intrapreso e importanti spunti di riflessione sulle principali tematiche che coinvolgono la professione. Un comunicazione puntuale, chiara, e disponibile che consente di informare sulle varie scadenze, novità, risultati, progetti, attività, e che promuove la partecipazione attiva e consapevole degli iscritti, evitando l’autoreferenzialità”.

E poi c’è il welfare. “Abbiamo erogato direttamente 471 trattamenti assistenziali a tutela del reddito, della famiglia, della salute, per complessivi euro 1,4 milioni, (una media pro-capite di oltre 3 mila euro) valori di gran lunga superiori a quelli del 2013. Accanto ai benefici assistenziali si è sviluppata l’offerta di welfare sanitario, erogata tramite polizze assicurative. Le prestazioni sono state arricchite da garanzie più ampie sia per i grandi interventi chirurgici sia per la long term care, e abbiamo affiancato anche il check-up annuale gratuito. Sono stati immaginati anche nuovi interventi a favore della professione. Il CdA ha presentato al CIG la proposta che ha l’obiettivo di agevolare gli iscritti ed i giovani che si affacciano alla professione nel loro percorso formativo e professionalizzante, mettendo a disposizione strumenti economici a sostegno della professione e della formazione/aggiornamento (per tali interventi sono stati stanziati per il 2018 circa 1 mln di euro)”.

Sul fronte investimenti dall’Eppi spiegano che “L’obiettivo principale di questo mandato è stato quello di realizzare una struttura qualificata ed interna alla nostra organizzazione, selezionando un team professionale e dotandolo di idonei strumenti gestionali. Si è adottata anche una adeguata regolamentazione che consentisse la correttezza, trasparenza e verificabilità del processo gestionale. Abbiamo adottato il Regolamento per la gestione del patrimonio, il documento sulla politica di investimento ed il modello di risk-management con il relativo manuale delle procedure. Allo stesso tempo, non appena il CIG nell’ottobre del 2017 ha deliberato i criteri generali di investimento, abbiamo provveduto a redigere la nuova asset allocation strategica che ha l’obiettivo di realizzare, tempo per tempo, il valore congruo a coprire gli impegni previdenziali e le possibili distribuzione dei contributi integrativi”.

E per finire con i numeri…”Abbiamo seguito e monitorato gli investimenti immobiliari delegati alla società Prelios, facendo registrare una inversione di tendenza già dal 2016, confermata anche nel 2017. Il rendimento dal 2% del 2013 si è assestato nel 2017 ad oltre il 5% medio annuo, con un tasso di sfitto intorno al 13%. Così come la società partecipata Arpinge, ha registrato un utile di oltre 1,1 milioni di euro che ha consentito anche la possibilità di acquisire nuovi soci ed arrivare ad una dotazione di capitale di oltre 173 milioni rispetto agli iniziali 100 milioni di euro. Il rendimento complessivo del patrimonio ha registrato valori percentuali ai prezzi di mercato pari al 4,30% ben superiore al valore dell’1,88% registrato nel 2013″.

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