Notariato. Bilancio 2017 con un avanzo di oltre 22 milioni…e crescono le rendite del patrimonio investito

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La Cassa Nazionale del Notariato conclude l’esercizio 2017 con un avanzo economico di 22,5 milioni di euro. Le riserve patrimoniali alla fine dell’esercizio crescono dell’1,59% rispetto all’esercizio precedente, raggiungendo l’importo di 1,434 miliardi di euro, idoneo alla copertura di circa 7 volte il costo sostenuto per i trattamenti di quiescenza 2017. (in allegato le slide)

Il risultato della gestione caratteristica registra, tuttavia, un decremento rispetto al passato a causa della diminuzione della contribuzione e della contestuale crescita delle prestazioni pensionistiche e assistenziali. Il saldo della gestione corrente si contrae, rispetto al 2016, di 4,5 milioni di euro per attestarsi su un valore di 80 milioni di euro.

La contrazione dell’entrata contributiva riflette quella dell’attività professionale; il Repertorio Notarile, base imponibile contributiva, raggiunge nell’anno in esame il valore di 750 milioni di euro in luogo dei 756 milioni di euro del precedente esercizio. Il raffreddamento della domanda del servizio notarile si evince anche dalla flessione del numero degli atti professionali di circa 30.000 unità.

L’anno 2017 è stato caratterizzato anche dalla crescita delle rendite ottenute dalla gestione del patrimonio investito dell’ente. I ricavi netti afferenti tale gestione, passati dai 23,2 milioni di euro del 2016 ai 51,4 milioni di euro del 2017, hanno così ampliamente garantito la copertura finanziaria ed economica delle spese relative all’indennità di cessazione il cui costo d’esercizio è stato di 26,1 milioni di euro.