Ammissione medicina. Oliveti “Alzare il numero programmato””

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Sul numero chiuso a medicina l’Enpam e la Federazione nazionale degli Ordini fanno fronte comune. “Ciò che è successo in questi giorni è eclatante”, ha detto il presidente dell’ente previdenziale Alberto Oliveti riferendosi all’annuncio governativo – poi corretto – di voler abolire il numero chiuso.

Parlando all’Università della Campania Luigi Vanvitelli di fronte agli studenti di medicina di Caserta, Oliveti ha dato atto che esiste un imbuto formativo, con tantissimi aspiranti medici e pochi posti, “ma dobbiamo cercare di non passare da un eccesso all’altro”, ha detto annunciando un incontro al vertice sul tema.

“Illudere i giovani non è la cosa migliore che si possa fare in questo momento nel Paese – ha commentato il presidente della Fnomceo Filippo Anelli in un’intervista a Radio Capital –. Per noi il formarsi in medicina è un unico percorso che inizia il primo giorno del corso di laurea e finisce l’ultimo giorno del corso di specializzazione. Ai giovani dovrebbe essere garantito sempre e comunque una borsa di specializzazione senza interrompere il loro percorso formativo.”

La priorità deve essere quella di collegare strettamente l’accesso al corso di laurea con i posti in specializzazione (anche in medicina generale) e con il lavoro, dice il presidente dell’Enpam: “Ai giovani che si iscrivono a medicina infatti vengono richiesti anni di sforzi e di dedizione – afferma Oliveti –. Bisogna essere seri nei loro confronti facendo in modo che tutti alla fine abbiano le competenze e i titoli per poter inserirsi nel mondo del lavoro. Inoltre occorre tagliare i tempi morti tra la laurea e il livello successivo”.

“Detto questo – aggiunge Oliveti – sarebbe opportuno quantomeno alzare il numero programmato del 10-15% rispetto ai fabbisogni rilevati per il settore pubblico. I nostri medici infatti hanno sbocchi anche in altri ambiti e non tutti necessariamente all’interno del Servizio sanitario nazionale italiano. Il settore privato deve poter contare su risorse dedicate, contribuendo inoltre a formarle, per una giusta competizione con il pubblico”.