Audizione AdEPP in Commissione Lavoro Senato. Italia Oggi titola “Casse al contrattacco”

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“Casse di previdenza al contrattacco sul «saldo e stralcio» dei carichi relativi alle «pendenze» contributive iscritte a ruolo (disposto dalla legge di bilancio per il 2019): se, infatti, da un lato hanno inviato all’Agenzia delle Entrate-Riscossione e alla Riscossione Sicilia (e, per conoscenza, alla Corte dei Conti) la diffida ad accogliere le domande di associati che volessero aderire alla «sanatoria” (che è rivolta a chi ha un Isee al di sotto dei 20.000 euro), dall’altro in Parlamento hanno spiegato che, a minor contribuzione previdenziale, corrisponderà l’incasso di una prestazione pensionistica «ridotta, non solo nel «quantum», ma anche negli anni»”. L’Adepp, l’Associazione degli Enti dei professionisti, ha rimarcato, per bocca del presidente Alberto Oliveti, nell’audizione di ieri pomeriggio (ndr. lunedì scorso per chi legge) nella commissione lavoro del Senato, che “le nostre sono le regole di un equilibro di sostenibilità richiesto dai ministeri vigilanti (lavoro ed economia, ndr), perciò in merito al «saldo e stralcio» si propone, attraverso un emendamento, di consentire alle singole Casse di «emanare autonome delibere» in tal senso, sottoposte, come ogni altra iniziativa, al «placet» dei dicasteri”, così l’articolo pubblicato su Italia Oggi a firma Simona D’Alessio.

Federica Micardi, invece, su Il Sole 24 Ore scrive: “Per le Casse di previdenza il “saldo e stralcio” dei contributi previdenziali ha gravi e irrimediabili effetti sul piano finanziario per gli enti, è incostituzionale e produce danni previdenziali per gli iscritti che aderiscono. Per questi motivi le Casse iscritte all’Adepp hanno diffidato l’agenzia delle Entrate-Riscossione e Riscossione Sicilia dall’accogliere domande di ammissione alla procedura senza prima aver verificato «con la Cassa creditrice, per ogni singolo istante, lo status di “iscritto”, nonché l’avvenuto accertamento dei crediti contributivi a suo carico”.

Ed ancora

“L’AdEPP nel corso dell’audizione del 5 febbraio in merito al saldo e stralcio ha chiesto di inserire un rimando ad apposite delibere degli Enti e ha spiegato che “per i professionisti, a differenza dei lavoratori dipendenti, non vige il principio dell’automaticità delle prestazioni e ciò in molti casi comporta l’impossibilità di maturare il diritto alla pensione, in caso di mancato versamento delle somme dovute”.