Nel Decretone salta la norma del 5% da destinare al welfare

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“Rammarico” delle Casse previdenziali private per l’assenza nel ‘Decretone’ – scrive l’Ansa – all’esame della Camera di una norma che consentirebbe loro di utilizzare somme fino al 5% dei rendimenti cumulati del patrimonio per iniziative di welfare, a beneficio dei professionisti iscritti. Ad esprimerlo, a margine dell’evento di Itinerari previdenziali, sia il presidente dell’Adepp (l’Associazione che riunisce 20 Enti) Alberto Oliveti, sia il numero uno della Cnpadc (Cassa dei dottori commercialisti) Walter Anedda; la modifica legislativa, presentata e poi stralciata alla fine del 2018, durante i lavori parlamentari sulla Legge di Bilancio, era stata caldeggiata in più occasioni all’Adepp, perché sarebbe “a costo zero per lo Stato”, e permetterebbe di avviare iniziative assistenziali e di sostegno al lavoro delle categorie professionali “più incisive”.

“Dispiace – spiega Anedda – come non si riesca a comprendere che quella norma non soltanto ci darebbe la possibilità di finanziare ulteriormente il welfare, ma di fatto farebbe risparmiare lo Stato su spese assistenziali che, comunque, sosterrebbe” per la collettività.