Casse di Previdenza, welfare da 350 milioni

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Le azioni di welfare delle Casse di previdenza fanno da padrone negli articoli a firma Federica Micardi e Davide Colombo pubblicati sul Sole 24 Ore del 28 aprile.

“Prestiti d’onore, borse di studio per la formazione continua – scrive Federica Micardi – incentivi allo sviluppo e all’aggregazione e assicurazione professionale gratuita o a costi calmierati. Sono solo alcune delle carte del nuovo welfare su cui le Casse di previdenza dei professionisti stanno investendo. Accanto alle più classiche forma di assistenza, sempre più attenzione viene rivolta al welfare attivo, considerato una leva per gestire i mutamenti del mercato del lavoro, per sostenere i redditi professionali, le entrate contributive e, in un circolo virtuoso, le prestazioni”.

“Il welfare fino al 5% dei rendimenti” è il titolo, invece, dell’articolo a firma Davide Colombo che punta sulla norma, prevista e poi “cassata, contenuta nel decreto crescita che avrebbe dovuto dare “facoltà alle Casse di utilizzare fino al 5% dei rendimenti del patrimonio per finanziare programmi di nuovo welfare e formazione per le rispettive categorie”. Il collega riporta alcune dichiarazioni del Presidente dell’AdEPP, Alberto Oliveti, il quale sottolinea come “Finanziare nuove prestazioni di welfare in questa fase risponde a un’esigenza strategica, utile per ripristinare un patto generazionale tra i profesisonisti. Serve più formazione, più assistenza alla genitorialità, polizze sanitarie, più sostegno Long term care”.

E le risorse che verrebbero liberate,”non intaccano le riserve legali che oggi garantiscono l’equilibrio tecnico dei nostri bilanci a 30 anni”. Insomma un’operazione “più che sostenibile per un sistema di enti autonomi che ogni anno gira allo Stato mezzo milione di fiscalità”.