“Promesse liquide e soluzioni solide”. Gli interventi dei presidenti

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Approfondire, dibattere e individuare soluzioni alternative, sono questi gli obiettivi che si sono posti gli organizzatori del “XIII Itinerario Previdenziale” che si tiene in questi giorni in Sicilia. Ai presidenti Valerio Bignami (EPPI), Nunzio Luciano ( Vice presidente vicario Adepp e presidente di Cassa Forense), Tiziana Stallone (Vice presidente Adepp e presidente Enpab) e Alessandro Visparelli (Enpacl)  il compito di affrontare, nella tavola rotonda dal titolo “Promesse liquide e soluzioni solide” tenutasi nella prima sessione, quelli che sono i temi legati anche all’economia reale e gli investimenti sostenibili. Riportiamo di seguito un abstract del loro intervento.

Nunzio Luciano, Vice Presidente Vicario AdEPP.

AdEPP sotto questo profilo può fare molto: 20 casse, circa 2 mln iscritti, produce l’8% del pil. Sugli investimenti nella piccola-media impresa, si preferisce la media poiché più orientata alla crescita. Di conseguenza bisogna trovare il modo per investire anche nelle piccole, magari creando fondi ad hoc che puntino a farle diventare medie. L’ago della bilancia è dunque il legislatore: necessitiamo di un progetto che metta insieme tutte le parti in gioco. Un altro grande problema è poi quello della fiscalità: siamo tassati come investitori speculativi. Per quanto riguarda i criteri ESG, è sicuramente importante favorirli anche se bisogna stare attenti che ciò non vada a discapito degli investimenti tradizionali.

Valerio Bignami, Presidente EPPI

Noi riteniamo che nel nostro Paese sia necessario sostenere le eccellenze. La prima è quella agroalimentare, strettamente legato al turismo, il secondo è quello dell’energia, che offre opportunità inesplorate dal punto di vista della sostenibilità come la geotermia, mentre il terzo è il patrimonio storico-culturale. Certamente c’è il tema del rapporto con l’ente pubblico, che non aiuta. Infine siamo attivi nell’investimento in infrastrutture, con oltre 150 milioni nella riqualificazione energetica degli immobili e la gestione dei parcheggi nelle smart cities. Un’altra esigenza ineludibile sono invece proprio gli investimenti sostenibili: dobbiamo però cambiare il paradigma, perché se l’obiettivo resta il massimo profitto, anche cambiando il metodo non risolveremo il problema.

Tiziana Stallone, Presidente ENPAB

Come riportato nel report investimenti dello scorso anno, il 57% del nostro patrimonio è investito nel sistema-Paese, 75% se il panorama è europeo. Quando andiamo a scegliere il nostro investimento nelle PMI, sposiamo il progetto d’impresa, il quale diventa poi strumento di educazione previdenziale per i nostri stessi iscritti. Non è comunque solo una questione finanziaria, forse è prima ancora culturale: le PMI rappresentano solo il 12% dell’export italiano, un nulla se pensiamo che spesso è dovuto a scarsa conoscenza di strumenti e opportunità. Rispetto al tema degli investimenti sostenibili, avanzo un invito: non bisogna dimenticare i professionisti, sviluppiamo prodotti che abbiano ricadute positive sugli iscritti.

Alessandro Visparelli, Presidente ENPACL

Per noi, dato il mercato prettamente domestico, è fondamentale che l’economia italiana vada bene. Abbiamo tre criteri per fare buoni investimenti: rischio, rendimento e utilità del rendimento. Quest’ultimo è fondamentale per l’esistenza delle nostre casse. Il discorso del restare ancorati all’economia italiana peraltro si declina anche nel tema della sostenibilità, anche dal punto di vista etico, con l’attenzione che – come detto – non diventi una moda.