Liberi professionisti. Passano le mozioni alla Camera

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L’Aula della Camera ha approvato le mozioni sui liberi professionisti (Meloni ed altri n. 1-00266, Molinari ed altri n. 1-00268, Mandelli ed altri n. 1-00269, Gagliardi ed altri n. 1-00271, Gribaudo ed altri n. 1-00273) con alcune riformulazioni richieste dal Governo.

I testi impegnano l’esecutivo, tra l’altro, “a favorire un totale riequilibrio di genere nel comparto delle libere professioni, ad adottare le opportune iniziative per l’estensione anche ai liberi professionisti delle tutele di welfare previste per i lavoratori dipendenti, ad assumere iniziative per consentire, in un quadro di compatibilità finanziaria, alle Casse professionali la possibilità di erogare forme di welfare ai propri iscritti anche attraverso l’eliminazione della doppia imposizione sui rendimenti degli investimenti delle Casse di previdenza e una progressiva riduzione delle aliquote, a valutare l’opportunità di assumere iniziative volte a prevedere, con particolare attenzione per i liberi professionisti del Sud, ulteriori misure di sostegno alle loro attività autonome con riguardo alla formazione e all’aggiornamento professionale, ai modelli fiscali, di welfare e previdenziali”.

Durante il dibattito l’onorevole del Pd Chiara Gribaudo ha detto “unitariamente con le forze di maggioranza, oggi esprimiamo indirizzi chiari al Governo per la valorizzazione del mondo delle professioni e per proseguire nell’opera di universalità dei diritti del lavoro. Chiediamo l’impegno a confermare e completare la rivoluzione universalistica del welfare perché alle casse professionali sia consentito di erogare forme di sostegno ai propri iscritti prevedendo l’eliminazione della doppia tassazione sui rendimenti degli investimenti, attraverso la riduzione progressiva dell’aliquota al 26 per cento. Lo Stato, per le professioni prive di casse, deve fare la sua parte a partire dal riordino e dall’unificazione degli strumenti di sostegno alla famiglia che non dovranno più riguardare solo i dipendenti, ma anche i titolari di partita IVA.”

Per ValentinaD’Orso (M5S) “È necessario, inoltre, intervenire per consentire alle Casse professionali la possibilità di erogare forme di welfare a sostegno dei propri iscritti”.