Papa Francesco “Solidarietà e comunione, principi insiti nel notariato”

852

Ha parlato di solidarietà e comunione, plaudendo alle finalità della Cassa del notariato, Papa Francesco incontrando i vertici della Cassa presieduta da Francesco Giambattista Nardone.

 

“Vi saluto cordialmente – ha detto il Papa – ad iniziare dal Presidente, che ringrazio per le sue parole. La vostra Cassa di previdenza ha una duplice finalità: assicurare un assegno supplementare ad ogni notaio in esercizio, i cui onorari non raggiungano una determinata soglia; e sovvenire i notai in pensione e le loro famiglie che si trovano in condizioni di particolare necessità. Entrambi gli aspetti si ispirano al principio di solidarietà, alimentando il senso di comunione all’interno della categoria. A queste due finalità principali del vostro Ente, si aggiungono altre attività di assistenza in favore della formazione dei notai di prima nomina, che si trovano in condizioni di disagio, come pure la concessione di assegni di studio a favore dei figli dei notai in condizioni economiche precarie”.

 

“Vi incoraggio a conservare queste linee di mutuo sostegno – concluso Francesco – che attengono alla vostra identità oltre che alla vostra storia. Essi sono elementi caratteristici che rendono più credibile la vostra attività e suscitano apprezzamento nei vostri confronti.

In un contesto sociale segnato sempre più dal desiderio di gareggiare nell’“autostrada” del profitto, che obbliga a marciare sempre nella corsia del sorpasso, voi siete chiamati ad esercitare il vostro ruolo in spirito di autentico servizio”.

 

Ed ancora “La vostra presenza nella dialettica della contrattazione è il sigillo non solo della legalità, di cui voi siete custodi, ma dell’equilibrio e della ponderatezza e quindi, in ultima analisi, della giustizia. Nelle sfide che avete davanti aiutate la società a diventare più

umana, mettendovi in ascolto e avvicinando il vostro sapere a tutti. Si tratta di farsi mediatori tra la legge e le esigenze socio-economiche con il rigore che è proprio del notaio, fornendo una corretta applicazione delle norme, ma anche mediante la cura attenta delle aspettative della gente e del loro bisogno di certezze e di tutele”. Nell’ambito della sua attività il notaio, per essere coerente con la sua professione, si sforzerà di nutrire una sincera sensibilità per la dignità e i diritti delle persone che a lui si rivolgono; non mancherà di difendere come principi irrinunciabili tutto ciò che è giusto e tutto ciò che è vero; senza dimenticare la carità, virtù principale e necessaria nelle relazioni interpersonali”.

 

“La delicata professione di notaio occupa un posto importante nella struttura di ogni società. Da ciò deriva la necessità di prendere coscienza di alcune qualità fondamentali: competenza tecnica e integrità morale sono una garanzia per poter esercitare rettamente questo importante servizio alla collettività. Si tratta di valori tanto necessari nella pratica dell’attività professionale di ognuno, ma che diventano imprescindibili in voi, che siete gli intermediari fra l’individuo o il gruppo sociale che ricorre alla vostra funzione e l’ordine giuridico stabilito di cui siete chiamati ad essere fedeli interpreti ed esecutori. Tutto questo vi deve spingere verso una conoscenza sempre più profonda dell’ordinamento legale, con lo sguardo rivolto in ogni istante al bene superiore dell’essere umano e della società stessa, cioè al bene comune. Vi incoraggio a continuare ad agire con sollecitudine verso chiunque si rivolga a voi, e ad animare sempre con i valori fondanti la vostra Cassa di mutua assistenza. Invoco la benedizione del Signore su di voi, su ognuno di voi, sulle vostre famiglie, che il Signore benedica tutti, e anche su quanti voi qui rappresentate. E vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie.

 

Discorso del Presidente della Cassa Nazionale del Notariato, Francesco Giambattista Nardone

 

Padre Santo,

costituisce per me privilegio singolarissimo esprimere alla Santità Vostra i sentimenti della più profonda gratitudine, miei personali e dei notai d’Italia per l’incontro di oggi, fortemente desiderato, al quale partecipiamo con sentimenti di fede, di devozione, di speranza.

In una società come quella in cui viviamo che mette in crisi tradizioni e abitudini, nella quale le prevaricazioni e gli abusi di potere costituiscono una costante, che sembra anteporre gli egoismi alla solidarietà, il Notariato, istituzione dello Stato che fonda sulla legalità il proprio operato, continua a mantenere al centro delle sue attività “l’uomo” offrendo e garantendo pari diritti a tutti i cittadini in egual misura, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

La legalità e il diritto sono le pietre fondanti della pace internazionale e della stabilità’, diceva l’11° Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e i nostri sforzi non si esauriscono nella sola dimensione italiana, ma sono diffusi in 89 paesi del mondo dove è presente la figura del notaio, impegnati nei paesi del terzo mondo per costruire registri immobiliari e garantire il diritto alla terra. Perché se la terra è uno dei diritti umani, la sua attribuzione è il primo passo per pacificare. Perché se la terra è uno dei diritti umani, la sua attribuzione è il primo passo per pacificare contenzioni antichi, evitare spossamenti dei nuovi colonizzatori, porre le basi per l’emancipazione dalla fame, dalla subalternità, dall’esclusione.

Santità, la nostra presenza qui oggi vuole essere concreta testimonianza dei sentimenti di profonda devozione, affetto, vicinanza e gratitudine che noi notai d’Italia e con noi le donne e gli uomini delle Istituzioni notarili abbiamo per la Santità Vostra; nella consapevolezza che il nostro camminare sulla strada della solidarietà e mutualità tracciata dai nostri Padri necessiti di un sostegno superiore alle nostre forze, ci permettiamo di invocare una speciale Vostra Benedizione che ci sia di aiuto, di sostegno, di incoraggiamento, che ci confermi nella Fede e ci sostenga nel servizio che giornalmente prestiamo a favore delle Istituzioni, dei cittadini per renderci meritevoli della loro fiducia, che ci faccia essere sempre cristianamente vigilanti non solo in questo tempo dell’Avvento appena iniziato.