Sito Inps nel caos. E interviene il Garante per la privacy

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Colpa degli hacker, no colpa delle troppe affluenze, no colpa dei tagli alle spese di funzionamento …di fatto il sito dell’Inps sin dal primo giorno registra talmente tante difficoltà da dover essere sospeso, poi riattivato e infine “ripensato”.

Ripensate infatti le fasce orarie destinate ai cittadini che possono accedere solo dalle 16 alle 24, ripensato il sistema di tutela della privacy visto che proprio il primo giorno i dati sensibili di alcune persone sono finiti sul web e “fuori dall’area personale del sito dell’Inps”.

Problema che ha fatto, come era previsto, intervenire subito il Garante per la protezione dei dati personali che ha avviato un’istruttoria allo scopo di “effettuare opportune verifiche e valutare l’adeguatezza delle contromisure adottate dall’Ente e gli interventi necessari a tutelare i diritti e le libertà degli interessati”.

“Il flusso altissimo di richieste e qualche attacco hacker – ha denunciato il presidente Inps, Pasquale Tridico – hanno aperto falle nel sistema di privacy, portando a diffondere i profili di alcuni privati in maniera indistinta. A metà giornata l’Inps ha chiuso tutto e solo in serata è ripresa, a singhiozzo, l’operatività”.

Una ripresa che ha fatto registrare.1milione e mezzo di domande, un incremento che va oltre le previsioni annunciate dalla ministra del Lavoro Catalfo che all’una di notte del primo giorno aveva parlato di 500mila.

Ma hacker a parte, per il direttore generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, i problemi sono anche altri. “Paghiamo anche il taglio di 250 milioni deciso con l’ultima manovra relativo alle spese di funzionamento – ha detto il direttore Inps – Questo significa che non possiamo fare tutti i necessari investimenti sulla infrastruttura informatica. Ora, in questa emergenza, stiamo cercando di sollecitare un emendamento al decreto Cura Italia per riavere la disponibilità di almeno questi 250 milioni – spiega la dirigente – e intanto proprio oggi abbiamo deliberato l’assunzione di 165 ingegneri informatici, ma prima dovremo fare i concorsi”.