Non più solo giornalisti, la Casagit apre agli imprenditori

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E’ stato presentato, oggi (mercoledì 20 per chi legge) il fondo sanitario Confcommercio, il primo di assistenza sanitaria integrativa a livello nazionale dedicato agli imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti.   La novità è che il fondo si avvarrà dell’esperienza della Cassa autonoma di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti.

“Il grado di sostenibilità dell’assistenza sanitaria pubblica va sempre più riducendosi – ha detto il presidente di Confcomemrcio Francesco Rivolta – sia per la scarsità di risorse pubbliche sia per l’invecchiamento progressivo della popolazione. Quello della riforma complessiva del sistema sanitario pubblico è un tema da porre all’attenzione della politica”.

“Per quello che ci riguarda – ha aggiunto il direttore generale – noi stiamo perseguendo l’obiettivo di sviluppare il secondo pilastro dell’assistenza sanitaria, quella integrativa e renderlo “sinergico” con quello pubblico. In Italia la spesa sanitaria privata ammonta a 32 miliardi di euro con una spesa pro capite di 530 euro l’anno. A queste cifre vanno aggiunti anche 15 miliardi di sommerso. I fondi sanitari intermediano tra i 4 e i 5 miliardi di questa spesa. Le imprese italiane sono 700mila e noi, con questo Fondo, ci stiamo dando come obiettivo per il primo anno di raggiungere i 35mila iscritti, per poi consolidarci. Siamo infatti convinti della bontà di questa proposta, ma soprattutto siamo consapevoli della crescente domanda di tutela nel settore sanitario che c’è in Italia, quindi anche e soprattutto da parte dei nostri imprenditori e di quelle partite Iva che, oggi, rappresentano una delle categorie meno tutelate nel nostro Paese. Diritto al lavoro, dunque, ma anche diritto alla salute”.

“Ora – ha concluso Rivolta – con Casagit abbiamo immaginato un fondo dedicato alla tutela dei nostri soci: imprenditori, lavoratori autonomi e partite Iva. Partite Iva che sono attualmente il segmento meno tutelato del nostro paese”.

“Un dato sicuramente che continua a preoccupare – ha spiegato nel suo intervento Daniele Cerrato – è l’ultima fotografia dell’Istat che dice che oltre il 40% degli italiani ha dovuto mettere mano al portafoglio per ricevere prestazioni sanitarie perché non riuscivano a trovarle, nel servizio sanitario nazionale, nei tempi giusti per il tipo di esigenza che avevano. Noi intermediamo questo tipo di esigenza e in più leghiamo due valori che sono poi due diritti: quello alla salute e quello al lavoro”.

“Ci poniamo in un ambito che è completamente diverso da quello assicurativo, che rispettiamo ma che non mette insieme questi due valori – ha spiegato Cerrato – Questa collaborazione ha fatto molto bene anche a Casagit perché avevamo una concentrazione delle nostre convenzioni nei capoluoghi di regione, mentre in questi mesi di preparazione dell’accordo (ed è un lavoro che prosegue) siamo riusciti a passare da circa 250 centri e poliambulatori ad oltre 500, proprio perché insieme a Confcommercio ci poniamo come obiettivo (che è poi l’esigenza dei nostri iscritti) di comprendere una geografia molto più distribuita sul territorio nazionale e molto più capillare”. Cerrato ha poi sottolineato che gli iscritti al Fondo potranno usufruire di un network sanitario sull’intero territorio nazionale costituito da strutture private selezionate: Case di cura private, Aziende Ospedaliere, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), centri diagnostici, laboratori, studi odontoiatrici.

Ma come funziona? “Per iscriversi al Fondo- hanno spiegato durante la conferenza- gli imprenditori dovranno rivolgersi alle associazioni territoriali di Confcommercio (elenco su www.confcommercio.it) alle quali è possibile chiedere tutta la necessaria documentazione (Regolamento e Piano Sanitario). Quanto all’iscrizione, decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda”. La decorrenza per le garanzie Grandi Interventi Chirurgici e Prestazioni pre e post intervento, in particolare, è “di 180 giorni dall’iscrizione, mentre l’Accesso alla rete specialistica e odontoiatrica e l’Assistenza in emergenza sono attive dalla data dell’iscrizione. All’iscritto, così, verrà  così consegnata una card nominativa che gli consentirà l’accesso alla rete di strutture convenzionate. La quota annua di iscrizione al Fondo- hanno concluso- è pari a 50 euro”.