Anedda “Non più solo prestazioni ma servizi”

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“Il nostro processo di aziendalizzazione è stato molto complesso. Abbiamo dovuto ottimizzare i processi e ridefinire ruoli e competenze”, spiega Walter Anedda, presidente della Cassa dei Dottori Commercialisti. “Ad oggi la nostra Cassa non eroga più prestazioni, ma servizi. Siamo un ente previdenziale che non si limita a pagare la pensione quando l’associato ha maturato i requisiti, ma offriamo servizi di consulenza previdenziale sia durante la vita professionale del nostro affiliato che a seguito del pensionamento”.

La Cassa conta quasi 70.000 iscritti con 8 miliardi di euro in gestione. “Negli ultimi dieci anni siamo riusciti a raddoppiare il numero degli iscritti”, spiega il presidente. “Nel corso degli anni abbiamo aumentato anche il numero di servizi per i nostri associati. Nell’ultima indagine sulla soddisfazione del servizio è risultato che il 93% degli associati sono molto contenti della consulenza offerta”.

Sfide per il futuro

“Abbiamo notato che la comunicazione è importantissima. Vogliamo creare un dialogo continuo con i nostri colleghi”. Per fare questo la Cassa ha sviluppato ulteriormente alcune iniziative importanti. La prima riguarda la presenza sul territorio: “Nel 2018 abbiamo toccato quasi 80 città italiane per spiegare cosa offriamo”. La seconda è stata la rivisitazione del servizio di newsletter per comunicare aggiornamenti in modo diretto e immediato. “Abbiamo notato una crescita dei click”, spiega il presidente. “È uno strumento preziosissimo che stiamo affinando giorno dopo giorno.

La Cassa dei Dottori Commercialisti (CNPADC) nasce nel 1963 come ente pubblico con l’obiettivo di assicurare le funzioni di previdenza a favore dei Dottori Commercialisti e delle loro famiglie. Nel 1995, CNPADC è diventata a tutti gli effetti un ente privato e oggi gode di autonomia gestionale, amministrativa, contabile ma soprattutto finanziaria, dato che non può percepire alcun aiuto da parte dello Stato.