Pre-seed per le start up. La Regione Lazio c’è

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“Per il sostegno alla creazione e al consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e alle iniziative di spin off della ricerca”, è questo il tiolo del bando per il quale la Regione Lazio ha posticipato la data di chiusura decidendo di tenerlo aperto fino ad esaurimento delle risorse.

Obiettivo: promuovere la creazione di startup innovative e sostenere le loro prime fasi di avviamento (cd. pre-seed) al fine di renderle interessanti per il mercato del capitale di rischio e consentire loro di reperire la finanza necessaria per consolidare l’idea di business.

Parallelamente, l’iniziativa punta al rafforzamento del legame tra il mondo della ricerca e le imprese attraverso la promozione di spin-off della ricerca. Startup e spin-off costituiscono un volano per la crescita economica e l’occupazione, specie quella giovanile e di alto profilo, nei settori ad alta tecnologia. Le modalità di intervento consentono al contempo di promuovere l’iniziativa privata degli operatori che, nella delicata fase del preseed, sono in grado di fornire alle startup innovative sostegno anche non esclusivamente finanziario (ad es. i cd. business angels): tali operatori costituiscono parte fondamentale dell’ecosistema abilitante favorevole alle startup, a cui sono dedicati sinergicamente anche altri strumenti nell’ambito del programma regionale “Startup Lazio!”.

Al fine di diffondere esperienze positive a vantaggio di giovani talenti, i beneficiari potranno essere invitati a presentare i progetti agevolati in eventi / pitching session / give back session organizzati da Lazio Innova o dalla Regione Lazio per la promozione e divulgazione delle attività riguardanti il POR FESR 2014-2020.

Il Fondo

La dotazione dell’Avviso pubblico è di 4.000.000 di euro, a valere sul POR FESR Lazio 2014-2020. Una riserva di 2.500.000 di euro è destinata inizialmente al sostegno degli spin-off della ricerca, lasciando fin da subito 1.500.000 di euro a sostegno delle Startup Innovative. Nell’ambito di ognuna delle due tipologie di intervento (sostegno alle iniziative di spin-off della ricerca o alle startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza più in generale) è prevista una riserva di 1.000.000 di euro destinata alle richieste che coinvolgono investitori terzi e indipendenti. Decorsi sei mesi dalla data di apertura dello sportello, le risorse eventualmente residue saranno rese disponibili indistintamente per le due tipologie di intervento.

I Destinatari

Startup innovative (ex DL 179/2012) costituite dopo la data di pubblicazione dell’avviso.
Le imprese beneficiarie devono costituirsi prima della firma dell’atto di impegno e devono essere iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese italiano dedicata alle startup innovative e avere sede operativa nel Lazio.
Specifiche condizioni consentono di qualificare, ai fini dell’Avviso, la Startup Innovativa come Spin-Off della Ricerca.

L’Agevolazione

Il contributo può coprire fino al 100%, delle spese ammissibili. L’agevolazione è un contributo a fondo perduto riconosciuto a fronte di spese ammissibili, effettivamente sostenute e rendicontate, e commisurato agli apporti di capitale e – nel caso di spin-off della ricerca – anche agli apporti di tempo lavorativo da parte di uno o più “soci innovatori” della startup innovativa, comunque entro i valori minimi e massimi di seguito indicati.

Startup innovative: il contributo concedibile è pari al massimo al 100% dell’apporto di capitale fornito dai soci, entro un minimo di 10.000 euro e un massimo di 30.000 euro. In presenza di investitori terzi e indipendenti (investitori professionali, business angels, raccolta tramite equity crowdfunding) che apportino capitale in misura pari ad almeno 10.000 Euro, il contributo massimo concedibile è pari a 40.000 euro.

Gli investitori terzi e indipendenti non possono in nessun caso acquisire la maggioranza del capitale sociale, anche per effetto della conversione degli strumenti finanziari di quasi-equity eventualmente sottoscritti.

Spin-off della ricerca: il contributo concedibile è pari al massimo alla somma

del valore dell’apporto di tempo lavorativo fornito dai “soci innovatori” nel primo anno e

del valore dell’apporto di capitale. L’apporto di tempo lavorativo deve rappresentare almeno il 50% del totale degli apporti validi. Il contributo agli spin-off della ricerca è concedibile entro un minimo di 10.000 euro e un massimo di 100.000 euro.

Perché una startup innovativa ammissibile sia qualificabile come “spin-off della ricerca” ai fini dell’agevolazione, almeno uno dei soci deve essere “socio innovatore”, definito come persona fisica che, oltre a sottoscrivere una quota nel capitale della startup innovativa, abbia entrambi i seguenti requisiti:

avere un titolo di studio equivalente al livello 6 ISCED (dottorato di ricerca, master universitario di secondo livello, ecc.) oppure aver svolto, nell’arco dei 6 anni precedenti, attività di ricerca per un periodo equivalente ad almeno 36 mesi a tempo pieno;

impegnarsi a dedicare, e quindi effettivamente dedicare, almeno metà del proprio tempo lavorativo all’avviamento del progetto durante il primo anno di attività della startup innovativa. Inoltre, perché la startup innovativa ammissibile sia qualificabile come “spin-off della ricerca” ai fini dell’agevolazione, il progetto di avviamento presentato deve valorizzare gli esiti dell’attività di ricerca realizzata e risultante dal curriculum vitae di almeno uno dei “soci innovatori”, che è responsabile del legittimo utilizzo dei risultati della ricerca su cui si fonda il progetto di avviamento.

Progetti Ammissibili

L’ambito di operatività dei progetti deve riferirsi alle filiere individuate nella Smart Specialisation Strategy e ai settori ad alta intensità di conoscenza (KIA). I progetti agevolabili devono riguardare l’avviamento di attività imprenditoriali che riguardino beni e servizi prodotti o da produrre nella o nelle sedi operative nel Lazio e devono avere le seguenti caratteristiche:

essere basati su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione del progetto sebbene da consolidare in taluni aspetti più operativi, che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile, anche sui mercati internazionali;

avere dei soci e/o un team dotati di capacità tecniche e gestionali che assicurino il proprio impegno allo sviluppo del progetto anche in termini di apporto tecnologico e lavorativo;

prevedere un Piano di attività a un anno che – anche tramite il consolidamento e l’integrazione del capitale tecnologico (es. prototipazione e protezione della proprietà intellettuale) e del capitale umano iniziale, al fine di garantire la completezza delle competenze nell’ambito del team, e quant’altro opportuno (sviluppo strategie commerciali e finanziarie, ricerca di partner, etc.) – renda credibile che il progetto entro tale termine risulti di interesse per gli operatori operanti nel mercato del capitale di rischio dedicato alle startup (cd. early stage).

Sono ammissibili anche apporti di capitale effettuati tramite piattaforme di equity crowdfunding.