Sgravi previdenziali. Confermato il bonus donna

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E’ confermato anche per il 2020 il bonus destinato ai datori di lavoro del settore privato che assumono donne di qualsiasi età. disoccupate di lungo periodo e che non abbiano svolto attività autonoma (incluse le collaborazioni) che abbia prodotto un reddito pari o superiore a quello minimo escluso da imposizione fiscale.

La riduzione prevista è del 50% sui contributi a carico del datore di lavoro. Così ripartiti:

per 12 mesi in caso di contratto tempo determinato;

per 18 mesi in caso di assunzioni a tempo indeterminato;

fino al 18° mese dalla data di assunzione in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a indeterminato.

Per fruire dello sgravio contributivo, le donne da assumere devono risultare prive di impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi. Il requisito è limitato a sei mesi di disoccupazione nel caso l’assunzione avviene in particolari settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere oppure se residenti in aree svantaggiate.

Per aree svantaggiate si intendono quelle regioni indicate dalla Carta degli aiuti di Stato per il periodo 2014-2020 (Basilicata; Calabria; Campania; Puglia; Sicilia; Sardegna e altre zone del Centro-Nord), individuate ogni anno da apposito decreto interministeriale (Lavoro e Finanze). Per il 2020 è il DM 371 del 25 novembre 2019.

Tra i settori interessati e quindi destinatari degli sgravi anche “informazione e comunicazione; servizi generali della PA”.

Tra le professioni ci sono gli imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende; gli imprenditori e responsabili di piccole aziende; specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali materie; conduttori di veicoli, macchinari mobili e sollevamento (rappresentano le professioni con il tasso di disparità più elevato); artigiani e operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e manutenzione degli edifici, della meccanica di precisione; agricoltori e operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia.