Coronavirus. AdEPP “Le nostre richieste ai Ministri”

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Poter erogare interventi assistenziali in favore degli iscritti connessi allo stato di emergenza attuale generato dal diffondersi del Coronavirus, anche in deroga ad eventuali limitazioni, o requisiti previsti nei rispettivi regolamenti, è tra le richieste che l’AdEPP ha inviato alla Ministra del lavoro, Nunzia Catalfo, e al Ministro dell’Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri.

Una lettera che sottolinea anche la necessità che “gli interventi di cui all’art.16 del DL 9/2020 siano estesi ai professionisti iscritti alle rispettive Casse di previdenza” (in merito, L’AdEPP la scorsa settimana aveva pubblicato il comunicato stampa “Rimuovere discriminazioni tra professionisti”)  e che “comunque, le indennità di carattere assistenziale, eventualmente riconosciute per effetto della emergenza epidemiologica dalle Casse di Previdenza sulla base dei propri regolamenti, non concorrano alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917″.

Infine, l’AdEPP chiede  che “i consigli di amministrazione degli enti associati possano riconoscere interventi assistenziali in favore degli iscritti connessi allo stato di emergenza in essere, anche in deroga ad eventuali limitazioni o requisiti previsti nei rispettivi regolamenti e a quanto previsto dall’ 3 comma 2 del Dlgs 509/1994, provvedendo alle relative modifiche regolamentari, dandone comunicazione ai Ministeri Vigilanti e fermo restando il limite del rispetto della Riserva Legale di cui all’art.1 c. 4 lett. c) del Dlgs 509/1994, nonché la verifica di sostenibilità prevista dalla normativa vigente”.

Ed ancora

“La constatazione che per fare fronte allo stato di emergenza e contribuire adeguatamente e tempestivamente a risolvere le problematiche sollevate dagli iscritti sarebbe necessario derogare alla normativa, anche regolamentare, pro tempore vigente, ovvero richiedere ai Ministeri vigilanti (che sappiamo impegnati su molteplici fronti) di procedere all’approvazione di eventuali modifiche regolamentari in tempi brevissimi, anche al fine di non generare possibili contenziosi tra gli Enti e gli organismi di controllo, nonché tra l’Ente e i propri iscritti, evidenzia la necessità che per tutti gli enti associati sia possibile sospendere la riscossione della contribuzione, nonché tutti i termini dei procedimenti amministrativi in corso, quantomeno sino alla data di scadenza del termine emergenziale di cui alla delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e successive modificazioni e integrazioni”.

Infine l’Associazione presieduta da Alberto Oliveti chiede che “i consigli di amministrazione degli enti associati tenuti al rinnovo degli organi collegiali, possano sospendere i procedimenti elettorali in corso con contestuale prorogatio degli organi, salva la facoltà per gli enti che abbiano adottato strumenti informatici di gestione dell’intero processo elettorale, di votazione e di scrutinio ovvero adottino modifiche regolamentari per agevolare lo svolgimento dei procedimenti di cui sopra, anche in deroga a quanto previsto dall’ 3 comma 2 del Dlgs 509/1994, dandone comunicazione ai Ministeri vigilanti.