Bonus 1.000 euro. L’Enpam scrive agli iscritti

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Dopo i primi 49mila pagamenti per il Bonus Enpam (e i 32 mila che stanno per partire), in questi giorni la Fondazione ha inviato le comunicazioni agli iscritti che non hanno potuto beneficiare del sussidio.

Sono rimasti fuori per il momento i pensionati in attività, e i camici bianchi che verseranno la Quota B per la prima volta nel 2020 (sul reddito libero professionale del 2019) o che riprenderanno a pagare la Quota B nel 2020 (e hanno versamenti relativi ai redditi del 2016 e del 2017). Gli aiuti per tutti loro potranno arrivare, appena i ministeri vigilanti daranno l’approvazione sul Bonus Enpam + (plus). Quest’ulteriore misura è stata deliberata dal Consiglio di amministrazione della Fondazione a fine aprile, proprio per estendere la platea dei beneficiari dei sussidi, ma è ancora all’esame dei ministeri.

Il Bonus infine è stato negato ai medici e odontoiatri che si sono cancellati dall’Ordine e agli studenti perché non essendo ancora professionisti per loro non si può parlare di calo del fatturato.

NON IN REGOLA CON I CONTRIBUTI

Restano inoltre per il momento senza Bonus i medici e i dentisti liberi professionisti che non risultano in regola con i contributi.

Anche per loro sarà possibile accedere al Bonus Enpam + a condizione che si attivino per mettersi in regola.

Nell’attesa che si aprano le domande chi non è in regola con i contributi già da ora può entrare nell’area riservata del sito Enpam: se risultano bollettini Mav scaduti di Quota A o di Quota B, vuol dire che per questi non è scattato ancora un regime sanzionatorio e quindi si può procedere già da ora al pagamento.

Chi non è nelle condizioni di affrontare l’intera spesa, al momento di fare domanda per il Bonus Enpam + troverà online una procedura guidata per richiedere la regolarizzazione.

Se nell’area riservata si trovano invece bollettini Mav relativi a rate scadute di regimi sanzionatori, questi dovranno essere in ogni caso saldati prima di poter fare domanda poiché non è possibile rateizzarli ulteriormente.