Giovani professionisti in piazza. Noi contiamo

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La manifestazione tenutasi davanti Montecitorio che ha visto la partecipazione di varie categorie professionali è stata seguita da alcuni media che, Sole 24 Ore in testa, hanno fatto da cassa di risonanza alle richieste di una parte del Paese che si sente discriminata e abbandonata.

IL SOLE 24 ORE “Giovani professionisti in piazza: meno pressone fiscale e contributo a fondo perduto” ….. Dall’accesso al contributo a fondo perduto alla riduzione della pressione fiscale. I giovani professionisti, sono scesi per la prima volta in piazza a Roma, per presentare al governo il loro manifesto con le proposte di avvocati, notai, consulenti del lavoro, architetti, assistenti sociali, geometri, ingegneri e periti industriali. E nel farlo hanno ricordato all’esecutivo i loro numeri: sono il 40% dei due milioni e trecentomila professionisti iscritti agli albo. Una richiesta di attenzione per scongiurare che molti under 40, si arredano alle statistiche che prevedono per il 20% di loro la chiusura degli studi e l’abbandono della professione. Cinque i punti sui quali si chiede di intervenire.

ADNKRONOSS “Il grido d’allarme dei giovani professionisti: “Aiutateci o saremo spazzati via” ……”Per la prima volta, perché non è mai successo prima, i giovani professionisti scendono in piazza insieme. Questa unione è la cosa che ci rende più felici in questo momento. E siamo uniti nel chiedere interventi di sostegno subito, altrimenti i giovani professionisti verranno spazzati via. Ma non vogliamo privilegi, solo pari dignità nelle misure di sostegno per l’emergenza coronavirus a partire dal contributo a fondo perduto”.

ANSA  “Sit-in giovani professionisti, ‘se ci fermiamo si ferma Paese’ 40% dei 2,3 mln esponenti categorie è under40, ‘siamo risorsa'” ….. Invocano “pari dignità” nei provvedimenti contenenti misure di sostegno al reddito (una su tutte la concessione del contributo a fondo perduto del decreto rilancio), al pari delle imprese in difficoltà, perché “la pandemia non ha risparmiato noi professionisti”, che “siamo una risorsa” e, “se ci fermiamo, si ferma buona parte del sistema-Paese”. Sono i giovani esponenti di diverse categorie di iscritti ad Ordini e Collegi (e alle Casse di previdenza private), che stanno inscenando dalle ore 15, dinanzi a palazzo Montecitorio, un ‘sit-in’ per far sentire la propria voce e consegnare alla politica un ‘Manifesto’ con proposte e rivendicazioni.