ASviS. Partito il 4° festival dello sviluppo sostenibile

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“Sostenibilità. È ora di agire” è la parola d’ordine del quarto Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

“La sostenibilità è un argomento del quale si parla un po’ di più, ma mai abbastanza – ha detto, durante la presentazione del festival , il presidente della Rai Marcello Foa – È molto importante che questo Festival non sia solo virtuale e contribuisca, nel rispetto dei criteri di sicurezza, a rimettere in moto i meccanismi di interazione umana”.

“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è l’occasione non solo per definire politiche coerenti nella direzione della sostenibilità economica, sociale e ambientale, ma anche per dotarsi di istituzioni in grado di programmare il futuro del Paese a lungo termine. Le risorse del Next Generation EU (oltre 200 miliardi di euro), insieme agli altri fondi europei e  nazionali, tra cui quelli derivanti dalla riconversione di 19 miliardi di sussidi dannosi per l’ambiente verso una trasformazione del sistema produttivo nella direzione del Green new deal, costituiscono un’opportunità senza precedenti, da non sprecare. Ma per realizzare tale sinergia è indispensabile uno sforzo istituzionale anch’esso senza precedenti, che coinvolga lo Stato, le Regioni e gli enti locali, le forze economiche e sociali, e tutta la società, compresi i giovani” questo, in estrema sintesi, è il messaggio emerso dall’evento inaugurale del Festival dello sviluppo sostenibile, manifestazione organizzata dall’ASviS che
quest’anno vede in cartellone oltre 600 eventi in tutta Italia, nel mondo e online, e si svolge in contemporanea con l’Assemblea Generale dell’Onu, che il 25 settembre celebrerà i cinque anni dalla firma dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

“L’Agenda 2030 è stata adottata dalle istituzioni europee come modello di riferimento e guida per realizzare il cambiamento e fare del nostro continente l’area più sostenibile del mondo, esattamente come avevamo proposto in apertura del Festival 2019 – sottolinea il presidente ASviS Pierluigi Stefanini – E’ ora che anche l’Italia segua questa visione in modo sistematico e dia risposte concrete alle preoccupazioni della popolazione. Sono passati già
cinque anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi e ora che tutti parlano di sostenibilità – istituzioni, imprese, organizzazioni della società civile – è arrivato il momento di realizzarla, anche grazie ai fondi europei, che forniscono una spinta senza pari in questa direzione”.

Negli ultimi cinque principali provvedimenti varati dal Governo in risposta alla crisi, analizzati dall’ASviS, ancora troppo forte è la scelta di politiche orientate alla protezione del sistema esistente. Degli oltre 800 articoli dei decreti “Cura Italia”, “Liquidità”, “Rilancio”, “Semplificazioni” e “Agosto”, 436 (54%) vanno in questa direzione, mentre 158 (19%) tendono a promuovere il cambiamento, 98 (12%) la trasformazione del sistema socioeconomico, 73 (9%) la preparazione a futuri shock e 43 (5%) a prevenire questi ultimi. Ciò vuol dire che se le risorse europee non verranno utilizzate per un profondo cambiamento del sistema produttivo e sociale, gli obiettivi indicati dall’Unione per la transizione ecologica, la transizione digitale, la lotta alle disuguaglianze e l’aumento della resilienza non potranno essere raggiunti.

“L’impostazione che lega resilienza e sostenibilità, come definita dall’Agenda 2030 e dalle recenti linee programmatiche dell’Unione europea, deve essere recepita nel Piano che il governo sta preparando”, precisa il portavoce ASviS Enrico Giovannini. “Ma pensare che la trasformazione del nostro Paese possa essere realizzata usando solo le risorse del Next Generation EU sarebbe un errore. Ad esempio, tagliare le emissioni di gas climalteranti del 55% rispetto al 1990 entro il 2030 richiederà forti investimenti e i 77 miliardi del fondo Next Generation EU che dovranno essere destinati alla lotta alla crisi climatica non saranno sufficienti. Per questo, e per evitare che venga bocciato, è indispensabile che il Piano nazionale sia coerente con le politiche finanziate con fondi nazionali, come previsto dalle linee guida fornite pochi giorni fa dalla Commissione Ue. Obiettivi strategici approvati dalle istituzioni europee nel 2019, Semestre europeo, Piani Nazionali Integrati Energia e Clima, Foresight strategico, Next Generation EU, Piani nazionali di ripresa e resilienza sono i tasselli costruiti negli ultimi dodici mesi per far fare all’Unione e agli Stati membri un salto di proporzioni storiche nella direzione dello sviluppo sostenibile e per rispondere alle sfide del XXI secolo”.

Durante la prima giornate sono state anticipate alcune delle proposte che l’ASviS presenterà l’8 ottobre in occasione della presentazione del Rapporto 2020, alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Inoltre, sono intervenuti esperti del mondo imprenditoriale e i vertici di importanti imprese italiane attive nell’economia reale e nel settore finanziario, i quali hanno ribadito che l’orientamento allo sviluppo sostenibile non è solo frutto delle scelte politiche, ma anche del mutamento delle preferenze dei consumatori e dei risparmiatori, nonché della convenienza d’impresa. Per questo, il Paese ha bisogno di accelerare la trasformazione, così da cogliere anche le opportunità di mercato che essa comporta, in Italia e in tutto il mondo.

Non a caso, a maggio, l’Istat ha mostrato che quattro imprese su dieci tra quelle che avevano già un orientamento alla sostenibilità erano in fase di espansione, a fronte di un valore più basso per le altre.

Per sottolineare la responsabilità di tutti per realizzare un’Italia sostenibile, per passare all’azione con politiche concrete e immediate, l’ASviS ha lanciato la call to action sui social media #ORADIAGIRE, finalizzata a valorizzare le iniziative nazionali e nei territori a favore di un mondo più giusto, equo e inclusivo.

Gli eventi principali del Festival affronteranno temi di grande rilevanza, anche in vista della predisposizione del “Piano per la ripresa e resilienza” previsto dall’iniziativa dell’Unione europea Next Generation EU:  dall’innovazione nel mondo delle imprese alla realizzazione delle infrastrutture per il Green New Deal, dalle priorità delle politiche pubbliche per stimolare la ripresa economica e occupazionale al contrasto alla violenza – anche economica – sulle donne, dal ruolo dei territori per migliorare il benessere delle persone alla lotta contro le disuguaglianze, dalla nuova visione della sanità di prossimità alle opportunità legate al passaggio all’economia circolare, dalla giusta transizione del sistema energetico all’investimento sul capitale umano e la formazione di qualità, a tutte le età.

Quest’anno,  il Festival si terrà presso il museo Macro, da dove verranno trasmessi la maggior parte degli eventi del Segretariato e degli altri eventi nazionali. Le dirette streaming verranno ospitate sui canali digital e social del Festival e dell’ASviS (festivalsvilupposostenibile.itasvis.it e pagina Facebook dell’ASviS), mentre gli eventi del Segretariato saranno trasmessi anche sui siti dell’Ansa (ansa.it) e di Radio Radicale (radioradicale.it).

Il Festival si concluderà l’8 ottobre.