#nextgenerationitalia. Un Paese competitivo, efficiente, equo e inclusivo.

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Sono state presentate, nei giorni scorsi, le “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”. Un documento di 29 pagine, basato sul Piano di Rilancio presentato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e discusso nei recenti Stati Generali, che contiene il cammino da percorre e le strategie necessarie per raggiungere alcuni “ambiziosi obiettivi”.

“Da oramai due decenni l’Italia cresce meno della media dei Paesi avanzati – si legge nell’introduzione del documento –  Il PIL reale nel 2019 era ancora inferiore del 4 percento rispetto al 2007.  Seppur in recupero negli ultimi anni, il tasso di investimento è rimasto sotto ai livelli pre-2008, anche nella componente degli investimenti pubblici. La spesa per ricerca e sviluppo è inferiore alla media UE, così come lo sono l’innovazione e digitalizzazione. Il tasso di partecipazione al lavoro e il tasso di occupazione sono tra i più bassi dell’UE, con un gap maggiore per l’occupazione giovanile e femminile. Persistono notevoli carenze educative in confronto alla media UE”.

Ed ancora: “Il tasso di fertilità è basso, anche nel confronto europeo, e in discesa. Gli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) sono migliorati negli ultimi anni, ma la loro ripresa è minacciata dagli effetti della pandemia. Il divario Nord-Sud in termini di PIL, occupazione e BES si è aggravato. Il Paese è altamente vulnerabile a calamità naturali e dissesto idrogeologico. Il debito pubblico è il secondo più elevato dell’UE in rapporto al PIL, la spesa pensionistica è prevista salire in rapporto al PIL nel prossimo decennio”.

Un’analisi lucida che lascia il passo ad un elenco di obiettivi che il Presidente del Consiglio non ha potuto che definire ambiziosi, che dovrebbero ridisegnare il Paese rendendolo competitivo, efficiente, equo e inclusivo.

Eccoli in sintesi gli obiettivi contenuti nel Piano:

Un Paese completamente digitale
Un Paese con infrastrutture più sicure ed
efficienti
Un Paese più verde e sostenibile
Un tessuto economico più competitivo e
resiliente
Piano integrato di sostegno alle filiere
produttive italiane
Una Pubblica Amministrazione al servizio
dei cittadini e delle imprese
Investire nella formazione e nella ricerca
Un’Italia più equa ed inclusiva
Un ordinamento giuridico più moderno ed
efficace

E se da una parte il Piano dovrebbe arrivare a raddoppiare il tasso di crescita dell’economia italiana (0,8% nell’ultimo decennio), portandolo quantomeno in linea con la media UE (1,6%) dall’altra il Paese si troverebbe a registrare un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali per arrivare all’attuale media UE (73,2% contro il 63,0% dell’Italia).

E poi c’è la sfida di riuscire a elevare gli indicatori di benessere, equità e sostenibilità ambientale  e garantire la sostenibilità e la resilienza della finanza pubblica.

Il Governo Conte e le mission…impossibili o possibili? (In allegato le schede di approfondimento tema su tema)

  • Digitalizzazione ed innovazione: (Digitalizzazione della PA, Identità digitale unica per cittadini e imprese, sviluppo della banda larga e del 5G);
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica: (Miglioramento efficienza energetica e antisismica edifici pubblici e degli stabilimenti produttivi);
  • Competitività del sistema produttivo: (Investimenti in R&S, tecnologie emergenti e trasferimento tecnologico, politiche per l’attrazione di IDE e a favore del reshoringrafforzamento del Patto per l’export e sostegno all’internazionalizzazione delle filiere strategiche, potenziamento degli strumenti finanziari per la maggior competitività delle imprese sui mercati internazionali);
  • Infrastrutture per la mobilità: (Alta velocità di rete per passeggeri e merci, sviluppo della rete stradale e autostradale, ponti e viadotti, smart districts e intermodalità logistica integrata);
  • Istruzione e formazione: (Adeguamento competenze a esigenze economia e standard internazionali, politiche mirate ad aumentare la quota di giovani diplomati o laureati);
  • Equità, inclusione sociale e territoriale: (Attuazione del Piano per la Famiglia (Family Act) raccordata a riforma IRPEFpolitiche attive per il lavoro e l’occupazione giovanileempowerment femminile: formazione, occupabilità, auto-imprenditorialità, attuazione del Piano Sud 2030 e della Strategia Nazionale delle Aree Interne);
  • Salute: (Rafforzamento della resilienza e tempestività di risposta del sistema ospedaliero, digitalizzazione dell’assistenza medica e dei servizi di prevenzione, rafforzamento della prossimità delle strutture del SSN, valorizzazione delle politiche per il personale sanitario).

Dove prendere le risorse?

A questo punto sono dedicate le ultime due slide: 209 miliardi le Risorse complessive NGEU disponibili per l’Italia e 191,4 miliardi le Risorse della Recovery and Resilience Facility disponibili per l’Italia: 191,4 miliardi (stima).