Giornalisti. Tutti gli aiuti in Italia e in Europa

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La Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) ha pubblicato un database che mappa i sostegni finanziari e le agevolazioni che i giornalisti, sia assunti che freelance, hanno ricevuto durante la pandemia nei diversi paesi europei.

La crisi sanitaria ha dimostrato che c’è un bisogno vitale di informazioni affidabili e attendibili. Sia i media che i giornalisti hanno dovuto affrontare una doppia sfida. Da un lato, tutte le media company nel loro insieme hanno registrato un forte aumento dei consumi. I giornalisti e gli operatori dei media sono sempre stati in prima linea per informare i cittadini sul da farsi quando a quest’ultimi veniva chiesto di rimanere a casa. Dall’altro lato, i media europei hanno però dovuto affrontare un enorme calo dei ricavi che ha aggravato una tendenza già in atto, in particolare per i giornali, i periodici e le trasmissioni radiofoniche. Ciò ha comportato un calo degli stipendi per i giornalisti, in particolare per i liberi professionisti.

Il report evidenzia anche un difficile accesso all’informazione, attacchi fisici e persino la detenzione per molti giornalisti. In totale, Mapping Media Freedom ha registrato 37 allarmi relativi alla pandemia, in 13 Paesi europei.

Da marzo a giugno 2020, la Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) ha ripetutamente invitato i governi nazionali e le istituzioni dell’UE a sostenere i giornalisti in modo indipendente con aiuti d’emergenza, recovery plans (piani per la ripresa), indennità ed iniziative di sostegno, poiché era in gioco la democrazia nel suo complesso.

Il bilancio dell’UE e il Quadro Finanziario Pluriennale (Multi-annual Financial Framework, Mff) per il periodo 2021-2027 è ancora in discussione, ma molti governi hanno adottato misure urgenti per contenere la crisi sociale ed economica del settore editoriale e dei media. Quali sono gli strumenti messi in atto? Tutti i giornalisti hanno ricevuto un sostegno simile indipendentemente dal loro status occupazionale? Come funziona nei vari paesi il programma “short-time work (STM)” in base al quale le imprese in difficoltà possono temporaneamente ridurre le ore di lavoro, fornendo ai propri dipendenti un sostegno al reddito con il supporto dello Stato? Il settore dei media sarà sostenuto a lungo termine verso un ecosistema più sano, pluralistico e vitale?

Grazie agli affiliati di 44 paesi europei, l’EFJ ha tentato di rispondere a tutte queste domande, mappando le misure di sostegno al reddito messe in campo nei vari paesi Europei. A questo il link è possibile accedere al report integrale di EFJ suddiviso per paesi: https://europeanjournalists.org/blog/database/covid-19-what-financial-support-has-the-media-and-journalists-received-in-europe/

COVID19/ MISURE ADOTTATE PER I GIORNALISTI IN EUROPA

Gran Bretagna

I giornalisti, che guadagnano almeno 118 GBP/settimana, che non possono lavorare per via del coronavirus, possono richiedere la Statutory Sick Pay (retribuzione obbligatoria per malattia) dal primo giorno (invece che del quarto giorno). Secondo Coronavirus Job Retention Scheme i media possono ottenere un supporto per continuare a pagare gli stipendi fino all’80% del loro stipendio con un tetto di 2.500 sterline al mese

Turchia

I datori di lavoro possono far ricorso ad indennizzi in caso di orario di lavoro ridotto (short-time work): 60% dello stipendio del dipendente

Olanda

I giornalisti con orario di lavoro ridotto (short-time work) hanno diritto ad un’indennità (fino al 90% dello stipendio) per 3 mesi a condizione che non ci siano licenziamenti per motivi economici. Il fondo sociale NVJ fornisce ai giornalisti un sostegno per risolvere problemi finanziari temporanei

Svizzera

I datori di lavoro possono richiedere una compensazione/indennità per i giornalisti dipendenti (compresi i liberi professionisti che lavorano regolarmente per lo stesso datore di lavoro). L’indennità copre l’80% dello stipendio del dipendente

Svezia

SJF ha firmato un contratto collettivo a breve termine, valido fino alla fine dell’anno. Prevede una riduzione dell’orario di lavoro dei giornalisti che mantengono almeno il 92% dello stipendio, con il sostegno dello Stato. Il contratto collettivo si applica ai quotidiani, riviste, emittenti commerciali, ma non ai media del servizio pubblico

Serbia

Tutti i lavoratori hanno ricevuto 258 euro (netti) da aprile ad agosto con la possibilità di posticipare le tasse e i contributi sociali al 2021. Per settembre e ottobre, tutti i lavoratori hanno ricevuto 155€

Portogallo

I giornalisti hanno ricevuto tra il 50 e l’80% dei loro salari

Macedonia del Nord

Tutti i giornalisti hanno avuto diritto a un’ indennizzo in caso di orario di lavoro ridotto (short-time work) pari al salario minimo, cioè 250€

Montenegro

Previsti sussidi agli stipendi dei dipendenti dei media

Kosovo

Il governo ha corrisposto un compenso (170€ per aprile e maggio) ai dipendenti di aziende in difficoltà economiche, a causa del calo delle entrate

Irlanda

I dipendenti avevano a disposizione un sussidio salariale temporaneo pari al 70% dello stipendio, fino a un importo massimo esente da imposte di 410€/settimana. I lavoratori che hanno perso il lavoro a causa della crisi hanno ricevuto un contributo per l’emergenza (Covid-19 Pandemic Unemployment Payment) di 350€/settimana. Anche i malati per Covid-19 potevano contare su un contributo di 350€/settimana

Germania

I benefit in caso di orario di lavoro ridotto (short-time work) sono stati aumentati fino al 70% del reddito netto per i dipendenti senza figli e al 77% per i dipendenti con figli

Francia

Tutti i lavoratori hanno avuto diritto a compensazioni e indennizzi (84% del reddito netto

Finlandia

Le fondazioni private di giornalismo mettono a disposizione borse di studio per i lavoratori dei media

Cipro

Tutti i giornalisti dipendenti hanno avuto diritto a compensazioni per brevi periodi (60% dello stipendio) a condizione che non vi siano stati licenziamenti per motivi economici

Croazia

Le case editrici con un calo di reddito potevano richiedere, come qualsiasi altra azienda, un’indennità per pagare i dipendenti. Lo strumento non è stato però molto utilizzato nel paese

Belgio

Tutti i giornalisti dipendenti hanno avuto diritto a un indennizzo di breve durata (70% dello stipendio)

Austria

Il sindacato dei giornalisti GPA-djp ha negoziato un pacchetto “Corona short-time work” fino al marzo 2021, in cui tutti i dipendenti ricevono l’80-90% del salario netto       

COVID19/MISURE ADOTTATE PER I GIORNALISTI FREELANCE IN EUROPA

Belgio

Nel Belgio francofono, 550.000€ per i giornalisti indipendenti attraverso un fondo (Le Fonds pour le journalisme) per sostenere la produzione di articoli giornalistici. Esenzione o rinvio del pagamento dei contributi previdenziali. Riduzione dei contributi previdenziali provvisori per l’anno 2020. Nelle Fiandre, il 57% dei giornalisti aveva diritto al sostegno del governo federale o regionale, che ammontava a un compenso di 3000€

Croazia

Giornalisti freelance e part-time in grado di dimostrare una perdita di reddito durante i 3 mesi di blocco potevano ottenere 4.000HRK/mese (525€)

Cipro

I liberi professionisti sono stati inclusi nel piano per i lavoratori autonomi che è durato fino a metà giugno (60% del loro salario, fino a 900€ al mese)

Danimarca

I liberi professionisti e i giornalisti autonomi che potevano giustificare una perdita di oltre il 30% del loro reddito hanno ricevuto un indennizzo del 75% da parte dello Stato (massimo 3000€/mese) tra l’8 marzo e il 29 agosto

Finlandia

I liberi professionisti e gli imprenditori hanno avuto diritto a un indennizzo per la disoccupazione fino a 724€/mese. I liberi professionisti potevano ottenere un’assistenza di 2 mila euro dallo Stato per i loro costi aziendali. Il sindacato ha offerto assistenza finanziaria attraverso la propria fondazione (40 sovvenzioni speciali Coronavirus di 5.800€ ciascuna – 232mila € in totale) per aiutare i giornalisti freelance

Francia

Gli indennizzi si applicano anche ai contratti a tempo chiamati ‘pigistes’. Non è richiesta una soglia di reddito o una tessera stampa per essere ammessi. I pigistes devono fornire almeno tre buste paga negli ultimi dodici mesi o dimostrare di aver collaborato all’ultimo numero di una pubblicazione trimestrale

Germania

A livello nazionale, i freelance hanno potuto ricevere da 9 mila a 15 mila euro a testa per tre mesi. I liberi professionisti hanno inoltre potuto beneficiare di un assegno per i figli di 300 euro o di sussidi per la mobilità elettrica

Grecia

I giornalisti freelance hanno ricevuto un sussidio di disoccupazione di 800 euro

Irlanda

I lavoratori autonomi hanno avuto diritto al sussidio di disoccupazione di 350€/settimana fino a metà giugno.

Italia

I free lance con un reddito annuo fino a 50mila€ hanno potuto ottenere un bonus di 600€

Norvegia

La condizione principale per ricevere il sussidio di disoccupazione è una diminuzione di almeno il 40% del reddito. Il sussidio di disoccupazione ammonta tra l’80 e il 62% del reddito perso, a seconda dell’entità del reddito mensile ordinario. I lavoratori freelance possono ottenere un sussidio di malattia finanziato dallo Stato dopo il 4° giorno (invece del 16° giorno). Anche i liberi professionisti hanno diritto all’indennità di disoccupazione secondo le stesse regole che si applicano ai lavoratori dipendenti

Portogallo

Giornalisti freelance senza reddito hanno ricevuto 430€/mese. I lavoratori indipendenti che dovevano stare a casa con i bambini per la chiusura delle scuole, hanno ricevuto un terzo del loro reddito medio, prendendo come riferimento l’ultimo trimestre del 2019

Slovenia

I freelance hanno ricevuto 350 euro per marzo, 700 euro per aprile e altrettanti per maggio, a condizione che i giornalisti dichiarassero redditi più bassi, prendendo come riferimento i primi mesi del 2020 e del 2019

Spagna

Il governo ha coperto il 70% degli aiuti alla disoccupazione senza condizioni. Riduzione fiscale per i freelance

Svezia

Una riduzione dell’imposta (circa 1800€) per i free lance in grado di lavorare a tempo pieno (una minoranza). Alcuni free lance potevano chiedere un’aspettativa per compensare la perdita di reddito. La SJF finanzierà 250 borse di studio per un importo di 1000€ per i liberi professionisti in difficoltà.

Svizzera

I giornalisti indipendenti hanno ricevuto l’80% del loro stipendio medio con un massimo di 185€ (CHF 196.00)/giorno. Un ulteriore fondo d’emergenza di 50 milioni di euro per il settore culturale è stato finanziato dalla Confederazione e distribuito da Suisseculture Sociale, una fondazione indipendente. I giornalisti possono richiedere un aiuto d’emergenza per coprire le loro spese di sostentamento

Olanda

I lavoratori autonomi e i liberi professionisti con una diminuzione di reddito potevano ricevere da aprile a luglio un sostegno al reddito supplementare di 1230€. Disponibili anche prestiti tramite crediti d’emergenza fino ad un massimo di 10.157€. Attraverso il Fondo di Emergenza NVJ, sono stati messi a disposizione 400mila€. La “De Coöperatie” offre anche 62mila€ per progetti fotografici

Gran Bretagna

Il supporto finanziario si applica anche ai freelancer (80% dei loro profitti medi mensili). Il massimo mensile è di 2.500 sterline. Il programma è aperto a chiunque abbia un reddito fino a 50mila sterline (e una dichiarazione dei redditi per il 2019). I nuovi lavoratori autonomi, quelli che guadagnano più di 50 mila sterline o quelli che non guadagnano più del 50% del loro reddito da lavoro autonomo non sono ammessi. Da luglio, i genitori lavoratori autonomi che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi per il 2018-19 perché la donna era incinta o i genitori si sono presi del tempo libero potevano richiedere il Selfemployement Income Scheme Support (SEISS), in vigore dal 17 agosto al 19 ottobre