Ministra Catalfo “Defiscalizzare gli aiuti di welfare e eliminare i divari”

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“Occorre un progetto integrato per ridurre il divario di genere, da attuare anche col Recovery Plan che punti sull’accrescimento delle competenze e sugli strumenti di armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro”, così la Ministra del lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, intervenendo alla presentazione del X Rapporto sui Liberi Professionisti elaborato dal centro studi AdEPP.

E tra le ipotesi al vaglio e ritenute “prioritarie”, la Ministra cita la defiscalizzazione degli interventi di welfare messi in campo dalle Casse di previdenza “anche perché il divario generazionale e di genere è un tema evidente ei dati AdEPP lo confermano”.

“Bisogna dare pari possibilità alle donne – ha sottolineato la Ministra – sia dipendenti, che autonome e libere professioniste, di svolgere il loro lavoro e, contemporaneamente aver una famiglia e così continuare il proprio progetto di vita”.

E sui giovani la Catalfo ha sottolineato che “occorrerebbe capire perchè i paesi non hanno investito sui giovani. Io ho presentato un progetto ampio sull’accrescimento delle competenze, dobbiamo investire sulla formazione continua dei lavoratori e dall’altro lato dobbiamo evitare che le nuove generazioni facciano i conti con compensi troppo bass. Da qui la scelta di affrontare, anche al prossimo tavolo sul lavoro autonomo, il tema dell’equo compenso”.

Un’equo compenso che deve essere però anche tempestivo, come ha ricordato il Presidente dell’AdEPP Oliveti, e sul quale la Ministra si è impegnata a farsi carico del problema.

“Intervenire sui tempi tra la prestazione e il compenso ricevuto è più semplice quando lo si deve fare sulla Pubblica amministrazione, serve un approfondimento più accurato quando si parla di rapporti tra privati ma è sicuramente un tema da affrontare e lo faremo anche al tavolo di confronto. Così come è necessario affrontare il tema del sostegno al reddito dei liberi professionisti e della riforma degli ammortizzatori sociali. Dobbiamo evitare che gli effetti della pandemia, che già sono evidenti, si prolunghino nel tempo e che la perdita del lavoro ricada anche sui liberi professionisti”.

La ministra del lavoro ha voluto, infine, ringraziare tutti i professionisti che hanno affrontato “un periodo molto difficile, molti di voi hanno dovuto impegnare tutte le proprie forze per dare una mano, medici, commercialisti, consulenti del lavoro, tutti voi, avete svolto il proprio lavoro anche ai limiti della sopportazione fisica”.