Esonero contributi. E le norme attuative?

1802

“L’esonero parziale dal pagamento dei contributi – denuncia il Presidente della Cassa di previdenza dei dottori commecialisti Stefano Distilli – doveva esser già stata normata e delineata a livello applicativo, invece siamo ancora in attesa che vengano definite le modalità dell’intervento. A gennaio  avevamo dato la disponibilità, come Casse di partecipare alla stesura delle norme attuative del cosiddetto “anno bianco” dei versamenti, anche per scongiurare le distorsioni che si sono verificate con il Reddito di ultima istanza però siamo ancora in attesa dei contenuti del provvedimento”.

Fa eco al Presidente Distilli l’On. Lollobrigida (Fdi) che ha depositato l’interrogazione a risposta scritta n. 4-08806 sull’attuazione delle misure previste dalla Legge di Bilancio 2021 relative proprio all’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti. In particolare, nelle premesse l’interrogante ha sottolineato la difficoltà delle Casse di previdenza, in mancanza del decreto interministeriale (da dottarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021), di dar luogo all’esonero dal versamento dei contributi da parte degli iscritti, nonché in mancanza di elementi circa i requisiti per accedere all’esonero, di gestire le scadenze per i versamenti.

L’onoerevole forzista ha quindi chiesto al Ministro del lavoro:

  • quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare con riferimento a quanto esposto;
  • se intenda chiarire quali criteri si intendano adottare per l’applicabilità della normativa ai nuovi iscritti, ai pensionati attivi, nonché a coloro che hanno percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito pari a zero;
  • quali siano le tempistiche per l’emanazione dei decreti interministeriali attuativi previsti dal comma 21 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2021, essendo già decorsi i sessanta giorni previsti;
  • se siano state consultate le casse di previdenza, in qualità di soggetti attuatori che dovranno gestire le istanze di esonero, provvedere al monitoraggio del rispetto dei limiti di spesa e dovranno comunicarne i risultati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze.