Assegno “ponte” anche ai liberi professionisti

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Pubblicato nella GU n. 135 dell’8 giugno 2021 il DL n. 79/2021, contenente “Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori” il decreto prevede l’assegno unico per i figli in favore dei liberi professionisti, lavoratori autonomi e disoccupati esclusi dal beneficio dell’assegno familiare di cui all’art. 2 del DL 69/88, riservato a lavoratori dipendenti e pensionati.

La categoria, che ad oggi ha fruito solo parzialmente dei sussidi economici destinati alle famiglie, si aggiunge infatti ai potenziali beneficiari della misura temporanea – valida dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 – in attesa che dal 1° gennaio 2022 prenda il via l’assegno unico e universale, destinato a diventare il principale strumento di sostegno per famiglie con figli fino a 21 anni, a prescindere dalla tipologia di reddito del nucleo.

Hanno diritto alla misura i liberi professionisti, i lavoratori autonomi e i disoccupati che siano cittadini dell’Ue o familiari di cittadini Ue o cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, residenti in Italia da almeno 2 anni o titolari di contratto di lavoro per almeno 6 mesi, che versino le imposte (Irpef) in Italia e che abbiano un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 50.000 euro annui.

L’importo dell’assegno decresce in rapporto al valore dell’Isee, varia da un da un massimo di 218 euro per ciascun figlio nel caso di un nucleo con 3 o più figli e con Isee inferiore a 7.000 euro l’anno fino a un minimo di 30 euro per nuclei con 1 o 2 figli e di 40 euro per nuclei con 3 o più figli in caso di Isee di 40.000 euro l’anno. L’assegno è maggiorato di 50 euro al mese per ciascun figlio con disabilità.

La dotazione Inps per la misura è di 1,58 miliardi di euro. L’assegno verrà pagato mediante bonifico, non concorre alla formazione del reddito imponibile e, in caso di affido condiviso di minore con genitori separati, spetterà al 50% a ciascun genitore.

Il beneficio è compatibile con il reddito di cittadinanza e con le misure a favore dei figli erogate dalle Regioni o dagli enti locali.