Rapporto annuale Inps. L’Analisi del Centro studi AdEPP

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Dai bonus al numero degli iscritti, il Centro studi dell’AdEPP analizza e mette a confronto alcuni  dati riportati sul Rapporto annuale dell’Inps e quelli inerenti il sistema delle casse di previdenza private.

Il confronto

Bonus marzo, aprile, maggio

Inps. I liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020, iscritti alla Gestione Separata e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie non titolari di un trattamento pensionistico diretto, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità (art. 27, d.l. 18/2020, art. 84 cc. 1 e 2 d.l. 34/2020), hanno potuto chiedere il riconoscimento di una indennità pari a 600 euro per i mesi di marzo e aprile 2020. I beneficiari di tali indennità sono stati 318 mila con una spesa totale di circa 486 milioni, che rappresenta circa l’11% dei redditi dichiarati da tali lavoratori nel 2019 (quasi 4,5 miliardi)”.

AdEPP. I beneficiari dell’analogo bonus nella categoria dei professionisti iscritti alle Casse di Previdenza sono stati 500 mila per una spesa complessiva di circa 1 miliardo di euro.

 

Trend sui beneficiari bonus

L‘Inps sottolinea che “il numero di beneficiari, particolarmente alto nei primi due mesi, si è drasticamente ridotto nel mese di maggio, con circa 110 mila beneficiari, pertanto soltanto il 35% dei soggetti che ne avevano usufruito in marzo e aprile. Tale beneficio, infatti, non soggetto a imposizione fiscale e non riconosciuto ai percettori di Reddito di Cittadinanza, è stato prorogato dal Decreto Rilancio, che ne ha modificato l’importo e previsto requisiti più stringenti per la concessione”.

Inoltre “per il mese di maggio 2020, per ottenere la nuova indennità di 1.000 euro, i professionisti non ordinistici avevano l’onere di dimostrare di avere una partita IVA attiva alla data del 19 maggio 2020 ed aver subìto una perdita di reddito almeno del 33% nel secondo bimestre 2020, rispetto al secondo bimestre 2019. L’Agenzia delle Entrate era chiamata a verificare il rispetto di tale requisito”.

Tale riduzione del numero di beneficiari non si è riscontrata tra i professionisti iscritti alle Casse. Infatti, il numero di beneficiari nel mese di maggio è, seppur di poco, aumentato rispetto ai mesi precedenti.

 

Iscritti

Inps. Solo 2019 si sono iscritti circa 41mila nuovi liberi professionisti non ordinistici con un reddito medio di 8600 euro, tra questi circa la metà (20mila) sono rientri mentre il resto sono nuove iscrizioni.

AdEPP. Nello stesso anno, le nuove iscrizioni alle Casse di Previdenza sono state circa 69mila.

Tra le nuove iscrizioni INPS circa la metà sono donne. Quest’ultimo dato concorda con quanto riscontrato da AdEPP e pubblicato nel rapporto 2019.