Macelloni “La nostra soluzione regge, è tecnicamente praticabile”

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Difendere l’Inpgi è difendere la professione e i giornalisti stessi. E’ quanto è stato ribadito durante la manifestazione organizzata dalla Federazione nazionale della stampa di fronte Montecitorio, dalla presidente dell’Ente di previdenza, Marina Macelloni.

La presidente Macelloni ha ricordato che “Siamo impegnati in un confronto molto intenso con il governo nella commissione tecnica guidata da Palazzo Chigi. Abbiamo presentato la nostra proposta di allargamento della platea, unica soluzione per mantenere in vita l’Inpgi così come lo conosciamo oggi, e abbiamo fatto un lavoro impeccabile: abbiamo stupito tutti, la nostra soluzione regge, è tecnicamente praticabile ed è pienamente in campo. L’alternativa qual è? Lo scioglimento dell’Inpgi dentro l’Inps con tutto quello che ne consegue in termini di prestazioni presenti e future, di garanzie, di tutele, di welfare”.

“Ora, visto che abbiamo una legge che prevede l’allargamento della platea dal 2023 e abbiamo un’ipotesi tecnicamente fattibile, non accetteremo nessuna soluzione che non preveda l’autonomia dell’Inpgi ha continuato la Macelloni – Cancellare l’Inpgi significa cancellare di fatto la categoria nel momento della sua massima debolezza, significa dire alle giovani generazioni di giornalisti: noi abbiamo preso tutto il meglio del nostro sistema di  welfare, abbiamo visto quanto è utile tutelare una professione delicata e sotto attacco, coi adesso arrangiatevi, per voi non ci sarà più niente. E cancellare l’Inpgi significa anche mettere la pietra tombale su qualunque intervento di riforma seria e strutturale del sistema dell’editoria”.

“Una volta sparito il presidio economico della categoria sarà più difficile evitare stati di crisi a ripetizione, prepensionamenti a valanga, precarizzazione di massa delle redazioni – ha concluso la Presidente Inpgi –  Quali ispettori controlleranno e sanzioneranno i fonti co.co.co e le finte partite Iva? L’ispettorato nazionale del Lavoro? E penso davvero che tutto questo interessi sicuramente noi giornalisti ma anche tutti i lavoratori del settore che come noi sono interessati ad aprire finalmente un confronto serio su cosa deve essere l’informazione in questo paese.